Venerdì 26 Aprile 2024

Manfredonia è pronta a dare battaglia per salvaguardare il proprio Ospedale?

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Un anno fa l’Ospedale “San Camillo de Lellis” era alle prese con il “piano di riordino ospedaliero” regionale che presagiva i tagli dei posti letto e il ridimensionamento dei servizi socio-sanitari. Il tutto per rispondere ai diktat del Ministero della Salute che in autunno non approvò il “piano” in quanto insostenibile. Il Comune di Manfredonia, attraverso un’apposita commissione tecnica, ha cercato di affiancare i sindacati di categoria per presentare insieme delle proposte valide affinché la Regione Puglia comprendesse lo stato di sofferenza del San Camillo che con un esiguo numero di addetti riesce a stento a garantire i turni lavorativi. Si è giunti a fine anno 2016 con un nuovo “piano di riordino ospedaliero” approvato dalla Giunta regionale che stabilisce un lieve decremento della dotazione complessiva dell’ASL di Foggia (- 38 posti letto), compensato dal contestuale aumento di posti letto presso gli Ospedali Riuniti di Foggia (+134 pl). Come in altri territori, la programmazione regionale ha puntato sul rafforzamento degli ospedali di II livello (quello di Foggia) per la qualificazione dell’assistenza ospedaliera. Ciò ha comportato una ridistribuzione dell’offerta per disciplina (settore assistenziale) tra i due Ospedali di I livello (San Severo e Cerignola) e l’Ospedale di base (Manfredonia) e la previsione di un presidio (Ospedale di Comunità di Lucera) a tutela della popolazione dei Monti Dauni. Secondo la scheda tecnica, divulgata dalla Regione Puglia relativa all’ASL di Foggia, l’Ospedale di Manfredonia vede sostanzialmente confermata la propria dotazione in termini di discipline e viene prevista la riabilitazione funzionale (+ 28 pl). A seguito dei cambiamenti apportati dal nuovo Piano di riordino, i sindacati di categoria NURSIND, USSPI, CISNAC, FP CGIL, CONFIAL e UGL, il 24 gennaio u.s., hanno presentato le proprie perplessità nella Sala Consigliare del Comune di Manfredonia, illustrando le varie motivazioni: “Se da un lato il nuovo Piano di riordino ospedaliero non ci toglie posti letto, sebbene consideri nel calcolo anche la lungodegenza che obbiettivamente non aprirà mai, declassa ulteriormente il nostro Ospedale di base ridimensionando le strutture complesse, importanti per la loro efficienza e funzionalità, in semplici”. Ciò si evince dal testo del nuovo piano di riordino regionale “(…) mantenimento in esercizio di strutture organizzative complesse soltanto presso gli ospedali di II e I livello, prevedendo in quelli di base solo strutture semplici in integrazione e complemento con le discipline presenti negli ospedali di rango superiore”. Di conseguenza l’Ospedale di Manfredonia rischierebbe di diventare un semplice ambulatorio di base e appendice del “Tatarella” di Cerignola (dotato di discipline specialistiche), come accadde in passato con il trasferimento dell’Asl FG2. Inoltre il “piano regionale” è in contraddizione con il D.M. 70/2015 che prevede per gli Ospedali di base, come quello di Manfredonia, con un bacino di utenza compreso tra gli 80.000 e 150.000 abitanti, di disporre di Unità operative di complessità e specialità crescente. Quindi invece di far regredire (o trasferire) le “specialità complesse” (gastroenterologia, cardiologia ed altro) di cui è già dotato il P.O. di Manfredonia, si potrebbe potenziarle
come previsto dalla legge. I sindacati, il Comune di Manfredonia e l’Asl–FG dovrebbero potenziare il loro “lavoro sociale di rete” per essere determinnti e incisivi in Regione affinché il “San Camillo” possa continuare a mantenere gli attuali reparti. Invece quelli della struttura complessa potrebbero rientrare nell’Unità Operativa di Medicina Interna per la prevenzione, la diagnosi e la terapia non chirurgica e garantire così i servizi alle comunità. La dura lotta dovrebbe essere portata avanti da tutti: cittadini, istituzioni e parti sociali. Il singolo cittadino di Manfredonia, abituato a lamentarsi davanti ai disservizi e alla burocrazia, è pronto a dare battaglia per salvaguardare il proprio Ospedale proprio come fecero le “tre cittadine” qualche anno fa che da sole in Piazza del Popolo riuscirono a raccogliere oltre cinquemila firme?

Grazia Amoruso

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Commenti

  • La vergogna non è di noi mamme non si può più sentire una cosa del genere…basta …mi dovete rispondere a una domanda, come si faceva a combattere contro coloro Ke hanno permesso questa chiusura “manfrini e gentile” se ki ci governa è dello stesso partito magna magna come si poteva opporre…vergogna a questo governo corrotto sono 40anni Ke a potere assoluto…come ora hanno aumentato prezzi della mensa perke nn ci sono fondi e la iniziano a loro piacimento fanno proprio quello ke vogliono per non parlare degli ospiti del carnevale vengono pagati alla grande..ma di cosa parlate…ho detto alle mamme di non far partecipare i figli al carnevale facciamo il passa parola come protesta, ebbene andatele a vedere!!!Vergogna sono una vita che combattiamo sole e anke se nn stiamo più in piazza per l ospedale combattiamo e lottiamo dietro le quinte…vergogna vergogna corrotti sborsate tutti i soldi nostri e ridateci la ginecologiaaaaaaa le donne i disagi Ke affrontano sono tanti…politici sappiate Ke darete conto…per quanto mi riguarda non mi fermerò mai di dire la mia lo sempre fatto e sempre lo faro,come la denuncia Ke feci ai Nas per la maternità di foggia dove sporcizia e incompetenza dilagavano!!!Un grazie va a Grazia Amoruso Ke si e ricordata di noi ,sappi Grazia Ke continueremo sempre nel nostro piccolo a opporci a tutto il sistema sbagliato e corrotto da 40anni del nostro paese e alle prossime votazioni speriamo Ke i fuochi vengano fatti per il risveglio di Manfredonia.

    Naty 08/02/2017 22:02 Rispondi
  • Da schif …ma po dich e m’addumabn:ma si reparti so chiuso,u personel che fe?ioch ai CART?

    Partito della Zappa 06/02/2017 16:05 Rispondi
  • Nugi ama scurdè i spezi antch. Non tutti i nostri politici sono uguali. L’unico che ha sempre difeso il nostro territorio e l’ospedale è stato, da sempre l’avvocato, consigliere Gatta. Dall’opposizione in regione ha fatto il massimo. La colpa e di chi, della maggioranza non ha fatto niente. Cosa hanno fatto Vendola ed Emiliano? Cosa hanno fatto, per l’ospedale, in regione Riccardi, Ognissanti e Campo? Chi ha votato la Gentile? La colpa inoltre è anche nostra, per il punto nascita quanti, anche se non necessario, sono andati a partorire a S. Giovanni? Avessero almeno preferito Foggia.

    Zuzzurellone Sipontino 06/02/2017 11:15 Rispondi
  • Il fatto è che “UMANGIA COZZ” ha già deciso tutto…..
    Sono rappresentanti politici locali, che stanno in Regione ,che devono contrastarlo insieme alla popolazione. Politici….. VERGOGNATEVI !!!!!!!!

    antonio 01 51 06/02/2017 10:39 Rispondi
  • Io ci sarò. Parola di un uomo.

    teofilo 06/02/2017 9:02 Rispondi

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