Sabato 27 Aprile 2024

Rapina da 18.000 Euro a commerciante, arrestati due rapinatori (Foto&Video)

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Alle prime luci dell’alba gli Agenti del Commissariato di Manfredonia e della Squadra Mobile di Foggia, hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare nei confronti di SCIANNANDRONE Michele detto “Michelangelo” 41enne pregiudicato di Manfredonia e di LONGO Giuseppe 26enne di Foggia con precedenti per reati contro il patrimonio.

Gli arrestati sono stati individuati quali autori di una rapina fruttata 18.000 Euro, messa a segno lo scorso mese di gennaio in danno di un commerciante di Manfredonia, mentre si stava recando presso l’ufficio postale per effettuare dei versamenti.

Quella mattina, la malcapitata vittima, dopo essere uscita dalla sua attività commerciale, a bordo della sua vettura, si recava presso l’ufficio postale sito in zona “Monticchio”. Dopo aver parcheggiato la sua vettura nei pressi dell’ufficio postale, il commerciante veniva raggiunto alle spalle da due individui, a volto travisato, che dopo averlo spinto a terra iniziavano a colpirlo con i pugni. Durante le concitate fasi della colluttazione, uno dei due rapinatori riusciva ad asportare una mazzetta di denaro (18.000 euro) che il rapinato custodiva in una tasca interna del giubbotto.

Una volta raggiunto il loro intento, i due rapinatori fuggivano a piedi nelle vie limitrofe facendo perdere le proprie tracce.

Superata la prima fase di shock, il malcapitato riusciva ad allertare il 113; poco dopo, sul luogo dove si era consumata la rapina, giungevano gli Agenti del Commissariato di Manfredonia che avviavano le prime indagini, mentre il rapinato si portava al presso il Pronto Soccorso per farsi medicare le ferite che si era procurato durante le fasi della colluttazione avuta con i rapinatori.

Il commerciante, dopo le medicazioni, veniva interrogato dagli Agenti al fine di acquisire elementi utili all’identificazione degli autori della rapina.

A causa del forte stato emotivo e del fatto che i due individui erano a volto coperto, il rapinato riusciva a dare solo qualche indicazione riguardo alle loro caratteristiche fisiche, aggiungendo che uno dei due aveva accento foggiano.

Con un lavoro meticoloso, gli investigatori acquisivano e visionavano numerosi filmati di impianti di video-sorveglianza ubicati lungo il tragitto percorso dal commerciante dalla sua attività sino alle poste, dove poi veniva raggiunto e rapinato.

Proprio la visione di numerose ore di immagini registrate, consentiva di raccogliere i primi elementi utili alle indagini.

Infatti si aveva modo di appurare che la malcapitata vittima, dopo essere uscita dalla sua attività commerciale per recarsi all’ufficio postale, veniva pedinato da una vettura Fiat Panda con tre persone a bordo.

La stessa vettura veniva ripresa da un altro impianto di video-sorveglianza mentre i due rapinatori, dopo la consumazione del reato, vi salivano a bordo attesi da un terzo complice.

L’attenzione degli investigatori si concentrava sul foggiano LONGO Giuseppe del quale si acquisivano i tabulati telefonici dell’utenza a lui in uso.

Dallo sviluppo dei tabulati telefonici, emergevano altri elementi utili al prosieguo delle indagini ed in particolare si accertava che l’utenza telefonica del LONGO Giuseppe, negli orari concomitanti a quelli della rapina, agganciava la cella telefonica di copertura del luogo della rapina.

Inoltre negli orari antecedenti la rapina, dalla consultazione dei tabulati di traffico telefonico, risultavano diversi contatti tra l’utenza in uso al LONGO ed una utenza in uso allo SCIANNANDRONE.

Si accertava altresì che SCIANNANDRONE Michele, nei minuti antecedenti la rapina, mentre effettuava un sopralluogo nel momento in cui il rapinato stava prelevando i soldi degli incassi dalla sua attività.

Già nel giugno del 2011, SCIANNANDRONE aveva preso di “mira” l’attività della malcapitata vittima, in quanto si rendeva responsabile del furto di una ingente somma di denaro contenuta all’interno di due slot machines ubicate all’interno del suo locale.

Nella circostanza lo SCIANNANDRONE, dopo aver perso una ingente somma di denaro alle “macchinette”, non riuscendo a recuperare la somma di denaro persa, insieme ad un complice, asportava le due slot machines dall’interno del locale. Dopo qualche giorno le restituiva prive del denaro contenuto all’interno delle stesse. A seguito di tale episodio, lo SCIANNANDRONE venne arrestato.

A completare il già grave quadro indiziario nei confronti dei due indagati, nel corso di una perquisizione, presso le loro abitazioni, gli Agenti del Commissariato di Manfredonia e della Squadra Mobile di Foggia, rinvenivano gli abiti indossati dagli stessi durante le fasi della rapina.

Le prove raccolte grazie alle indagini svolte dagli Agenti del Commissariato di Manfredonia e della Squadra Mobile di Foggia, permettevano alla Procura della Repubblica di Foggia di richiedere ed ottenere il provvedimento di custodia cautelare nei confronti di SCIANNANDRONE Michele e LONGO Giuseppe.

Al termine delle formalità di rito, gli stessi venivano rinchiusi presso la casa Circondariale di Foggia a disposizione dell’A.G. procedente.

Proseguono le indagini per addivenire all’identificazione del terzo individuo che ha preso parte alla rapina.

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Cronaca · News

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