Giovedì 28 Marzo 2024

G. Caratù: “Ma quali interessi tutelano i nostri amministratori?”

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Ero titubante se continuare a scrivere e ricevere in cambio insulti, sciocchezze e derisione, ma il dovere che sento verso la città e quanto di buono c’è in essa mi sprona a continuare non solo a denunciare, quando ci sono palese violazione di legge, ma ad impegnarmi per una nuova compagine amministrativa che sappia coniugare buon governo, competenza ed onesta.
Perché in questa travagliata fase politica della nostra città vedo molte grida insulti recriminazioni, ma vere alternative di governo della città non le scorgo all’orizzonte. Quanto ho appreso dai media la settimana scorsa lo ritengo scandaloso, ritengo il tipico esempio di mala politica coniugata al mal amministrare, e sicuramente alla mala fede. L’argomento in questione è il mandato dato dalla giunta al Sindaco Angelo Riccardi di citare in giudizio l’autorità portuale per il recupero del mancato canone per la raccolta dei rifiuti dal 2012 per un totale di circa 600 Mila euro.

Trovo la storia scandalosa, dal punto di vista amministrativo contabile, scandalosa dal punto di vista politico, scandaloso dal punto di vista morale. In un’azienda normale avrebbero fatto le valigie i responsabili dei vari settori amministrativi, ma qui siamo al comune di Manfredonia dove l’efficienza e l’efficacia hanno parametri diversi. Premesso che buona parte della cifra potrebbe andare in prescrizione fra poco, premesso che questa cifra è il canone che il comune paga anticipato all’a.s.e. Per tutta la città è per un mese intero, premesso che questa cifra i cittadini di Manfredonia l’hanno già pagata, perché il comune ha già ripianato tutti i debiti dell’a.s.e. Fatte queste doverose premesse la domanda unica e sola è chi ha sbagliato? ( è facile scoprire le responsabilità ) perché non paga? Perché proprio ora citare in giudizio, che le competenze dell’autorità portuali sono passate da pochi giorni da Manfredonia a Bari? Eppure dal 2012 non pagano!

Questa convenzione rinnovata annualmente perché all’atto del rinnovo da parte del funzionario, dell’assessore, e del mega amministratore dell’a.s.e mai nessuno si chiedeva dell’avvenuto pagamento precedente? Ad ognuno le sue responsabilità io focalizzo solo quelle politiche, suppongo che la convenzione sia controfirmata dall’assessore al bilancio, da parte del comune e dal commissario dell’autorità portuale dell’epoca che guarda caso era anche consigliere comunale di opposizione in marcia verso la maggioranza. Ma questi quando approvavano, respingevano o si astenevano sui bilanci comunali quali interessi tutelavano quelli dei cittadini di Manfredonia o delle loro poltrone ottimamente retribuite.Oppure c’era un tacito accordo di convenienza reciproca, ovviamente sempre politica.

Le responsabilità politiche sono chiare ed evidenti. Gli interessati avessero almeno il coraggio di chiedere scusa alla città, questo lo devono ai meno abbienti che stanno ripianando le casse vuote di questa martoriata città.

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