Giovedì 16 Maggio 2024

Mercato Ittico all’ingrosso: rinuncia alla concessione demaniale marittima

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Il Comune di Manfredonia, ratificando le intese raggiunte nel corso di una riunione svoltasi a Bari il 20 febbraio 2018, ha deliberato di “rinunciare alla concessione demaniale del 10 aprile 2017, rilasciata dal Commissario dell’Autorità Portuale di Manfredonia, per mantenere la stessa area zona demaniale marittima di mq. 12.742, sita sul Molo di Tramontana del porto commerciale”. La rinuncia dovrà essere formalizzata nell’immediatezza con l’indicazione che la consegna ad Autorità di Sistema Portuale sarà esecutiva  successivamente alla conclusione del procedimento di sgombero attivato con Ordinanza Dirigenziale n. 49 del 16.02.2018 e, comunque, non oltre 20 giorni dalla data del presente provvedimento.

Nell’atto si ricorda che “A.S.E. S.p.A. in data 06/09/2017 ha riconsegnato il Mercato ittico al Comune di Manfredonia, cosicché è stata interrotta l’attività mercatale; con deliberazione n. 207 del 19.12.2017 la Giunta Comunale emanava atto di indirizzo per consentire una gestione provvisoria e temporanea dell’asta pubblica del Mercato Ittico al fine di non provocare danni economici alle categorie di imprese e di lavoratori del comparto ittico; con Ordinanza Dirigenziale n. 49 del 16.02.2018 prot. 6216, notificata nelle forme di legge, rilevato che alcuni locali del citato mercato risultavano occupati sine titulo da operatori del settore, se ne ordinava lo sgombero, entro il termine di 7 giorni dalla notifica del provvedimento, al fine di recuperare il possesso dell’immobile ed a seguito della notifica dell’Ordinanza diversi occupatori hanno rappresentato la difficoltà a sgomberare i locali nei termini assegnati”. Inoltre, verificata l’urgenza ed ndifferibilità, ai fini del perseguimento del pubblico interesse, della rinuncia alla gestione della struttura mercatale cittadina, affinché l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico
Meridionale possa immediatamente attivare il procedimento per l’affidamento della gestione del bene ad un consorzio e/o cooperative di produttori, per il rilancio del settore della pesca locale, sollevando il Comune da consistenti impegni di natura economico-finanziaria che, allo stato, non possono essere assunti.

Graziano Sciannandrone

 

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