Dopo le sofferenze dei primi anni di serie B, la terza serie nazionale, e campionati sempre a limite della salvezza, da qualche stagione gli obiettivi del sodalizio del “patron” Matteo Pacilli, sono cambiati. La maggior esperienza nella scelta degli stranieri e la sapiente e attenta guida tecnica affidata a mister Miky 
Grassi, unico a confermarsi per tre anni consecutivi, hanno permesso al Manfredonia C5 di proporsi, senza proclami, per piazzamenti più prestigiosi. Dopo aver sfiorato due anni fa il quinto posto e dopo la deludente stagione scorsa, quest’anno il salto di qualità lo ha fatto fare la scelta di un gruppo di ragazzi umili e bravi tecnicamente e quella di Josè Abraham, a cui è stata consegnata la fascia di capitano e la leadership sul parquet, una sorta di faro per i propri compagni. Un finale travolgente con due nette vittorie sulle dirette concorrenti Canosa, in casa e Giovinazzo, all’ultima della stagione regolare, hanno spinto i sipontini al quinto, alla sfida playoff contro l’Atletico Cassano, seconda classificata. Il match disputato sabato 21, al PalaScaloria, ha dato emozioni indescrivibili: prima, per l’affetto dei tanti tifosi che hanno riempito “come un uovo” il palazzetto, poi, durante per la prestazione straordinaria offerta dai ragazzi di mister Miky Grassi, che hanno davvero dato tutto fino allo stremo e oltre ogni forma di attaccamento alla maglia. Alla fine tutti erano in preda a crampi e ad acciacchi vari. A siglare la rete del vantaggio, 3 a 2, a pochi minuti dal termine è stato il capitano, Josè Abraham, in precarie condizioni fisiche ma comunque presente ed in campo anche contro il parere dei sanitari. Il suo gol ha fatto letteralmente esplodere il PalaDante e concesso qualche chance in più ai sipontini nel difficile return-match di Cassano, nel “fortino” dell’Atletico. Non perdere può significare continuare a sognare e affrontare la vincente fra Chaminade CB e Sagittario Pratola AQ.
Antonio Baldassarre
