Venerdì 26 Aprile 2024

Il Pd Manfredonia sulla giornata delle vittime delle mafie

1 0
Ci piace pensare che Luigi e Aurelio Luciani stamattina si siano alzati preso per andare in campagna a curare i loro terreni, perché è così che fanno gli agricoltori.
Ci piace pensare che Giovanni Panunzio e Nicola Ciuffreda stamattina presto si siano recati in uno dei cantieri dove i loro tanti operai stanno tirando su un palazzo e si sa che l’occhio del padrone è sempre più vigile, perché è così che fanno gli imprenditori edili.
Ci piace immaginare che Matteo De Palma sia andato a dormire stamattina presto dopo aver smontato dal turno di notte alla Sofim, perché è questo quello che fanno gli operai.
Vorremo provare a sognare Stella Costa mentre con la sua mamma ed il suo papà approfitta di questa giornata di Primavera per andare a fare una gita fuori città magari nella natura lontano dal traffico cittadino, perché è questo che fanno le bambine della sua età.
Vorremmo vedere Francesco Marcone tornare a casa nel pomeriggio inoltrato, dopo aver svolto il suo quotidiano estenuante lavoro, ed abbracciare la propria figlia come se non la vedesse da settimane, perché è questo quello che fa un onesto dirigente pubblico italiano.
Tutto questo non accadrà perché ognuna delle persone, i cui nomi oggi vengono scanditi nella giornata che ricorda l’impegno per la legalità, è stata barbaramente assassinata da una Mafia spietata che offende il nostro territorio, ruba il futuro dei nostri figli, soffoca la nostra economia, erode le possibilità di sviluppo. No, Stella non correrà felice con i suo genitori perché a dodici anni è stata assassinata senza nemmeno avere il tempo di capire il perché. Francesco non abbraccerà sua figlia perché con due colpi di revolver si è voluto dire ad un’intera classe dirigente che l’onestà da queste parti si paga a caro prezzo. Nessuno curerà le terre di Luigi e Aurelio perché assassini spietati e senza dignità hanno deciso che quel giorno d’Estate dovevano essere abbattuti come animali anche se non aveva nessuna colpa che potesse lontanamente giustificare una tale brutalità. E sui cantieri non ci saranno Giovanni e Nicola a controllare che tutto vada bene e a dire no a chi vorrebbe togliere il pane agli operai in cambio di una millantata protezione. E no, Matteo non farà il turno di notte perché è stato massacrato nel giorno del suo compleanno perché alla guida dell’auto sbagliata, nel giorno sbagliato, in una terra sbagliata.
“La Mafia uccide, il silenzio pure”. Peppino Impastato
Articolo presente in:
Comunicati · News

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

 
 
 
WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com