Manfredonia ha scelto un altro futuro di sviluppo, quello turistico culturale (ed i numeri registrati quest’anno e le prospettive ci stanno dando ragione) che non può coesistere con l’installazione di questo impianto con tecnologia obsoleta e che inciderebbe in maniera del tutto residuale sulle contingenti necessità energetiche.
Manfredonia ha puntato con convinzione sull’economia del mare ed il recupero del rapporto diretto con questa importante risorsa, sulla valorizzazione del suo patrimonio storico-artistico-culturale materiale ed immateriale come gli straordinari nuovi scali archeologici di Siponto, sull’arte e le sue tradizioni identitarie, sulla tutela della salute e dell’ambiente.
Ribadiremo il nostro NO in ogni sede e siamo pronti a tutto per difendere il territorio da questa minaccia invasiva. Abbiamo già pagato con l’ex Enichem le scelte calate dall’alto ed in contrapposizione alla naturale vocazione di sviluppo. Pertanto, come primo passo, avviamo in via prioritaria un’interlocuzione formale con il Governo ed il competente Ministero attraverso i parlamentari del territorio. E’ una battaglia che non ha colori e divisioni politiche.
Il Sindaco di Manfredonia
Ing. Gianni ROTICE