Sabato 27 Aprile 2024

Gestione del Cara di Borgo Mezzanone – Il gruppo consiliare FdI alla Regione Puglia chiede immediata chiarezza al presidente Emiliano

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“Il presidente Emiliano faccia immediatamente chiarezza sulla gestione del Cara di Borgo Mezzanone”. A chiederlo, attraverso una interrogazione urgente, i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Ventola, De Leonardis, Caroli, Gabellone, Perrini e Picaro che spiegano: “le recenti inchieste giornalistiche sul deputato Soumaohoro su vicende che sono anche attenzionate dalla magistratura, fanno emergere, tra le varie, delle opacità sulla gestione del Centro di Accoglienza per Richiedenti Asilo di Borgo Mezzanone, in provincia di Foggia, che si inserisce, purtroppo, nella geografia dei “ghetti” dove vivono migliaia di migranti, facile preda del “caporalato” e della criminalità. Il Cara di Borgo Mezzanone, al momento, non avrebbe nessun gestore. E se mai esistesse, non è dato sapere chi è, attraverso quale procedura la Regione Puglia ha eventualmente affidato il servizio, a quali condizioni economiche e a fronte di quali servizi erogati ai migranti. Una vicenda – proseguono i consiglieri meloniani – che affonda le proprie radici in una procedura aperta per la gestione del “Cara” di Borgo Mezzanone, divisa in lotti. Nel 2021, il presidente Emiliano, firma un protocollo d’intesa per la “riconversione di Borgo Mezzanone” tra Regione, Provincia di Foggia, Prefettura e Ministero dell’Interno mettendo in campo la cifra di poco più di 2 milioni e mezzo di euro che si aggiungono ai fondi “Pnrr” pari a 103 milioni di euro stanziati dal Governo Draghi per lo smantellamento dei ghetti foggiani. Tale affidamento sarebbe stato più complesso e lungo del previsto con un annullamento ingiustificato e una riattivazione poco dopo. Il 12 ottobre 2021, circa 15 giorni dopo la firma del protocollo, risulta erogato dalla Regione Puglia un finanziamento per la gestione del “lotto 1” per il valore di 698 mila euro. La causale è la stessa del bando da 2 milioni e mezzo di euro ma non presenta il nome dell’aggiudicatario e al posto della documentazione si legge “la presente è riservata ai soli operatori invitati dalla stazione appaltante”, cioè dalla Regione Puglia. Di tutta evidenza – concludono i consiglieri di Fratelli d’Italia – che ci troviamo di fronte a una vicenda nebulosa e sulla quale chiediamo risposte precise, dettagliate e immediate da parte di Emiliano. La gestione del Cara di Borgo Mezzanone è materia ampia cronologicamente e complessa tecnicamente. Vogliamo sapere, così come i pugliesi vogliono sapere, se vi è uno sperpero di denaro pubblico, peraltro perpetrato anche in danno della dignità umana di chi dovrebbe essere aiutato”.

 

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