Giovedì 25 Aprile 2024

Rientrata l’allerta rossa sulle coste pugliesi per rischio tsunami. Stop ai treni, ora revocato

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L’allerta diramata dalla Protezione Civile dopo il fortissimo terremoto che stanotte ha colpito il sud della Turchia. Rientrato l’allarme iniziale che aveva fermato dalle 6.30 a scopo cautelativo la circolazione ferroviaria in Puglia, Sicilia e Calabria. Si raccomanda comunque di allontanarsi dalle coste.

Sulla base dei dati elaborati dal Centro allerta tsunami dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, il Dipartimento della Protezione civile aveva diramato un’allerta per possibili onde di maremoto in arrivo sulle coste delle regioni ioniche e adriatiche: Sicilia, Calabria, Puglia, Marche e Abruzzo, in seguito alla scossa di terremoto di magnitudo 7.9 con epicentro tra Turchia e Siria delle ore 2:17.

L’allarme si è molto ridimensionato spiega il direttore operativo della Protezione Civile, Luigi D’Angelo: “L’onda di maremoto al largo delle coste turche è stata registrata di 20 centimetri, l’allerta rimane, ma le prime misure effettuate lungo le coste ci dicono di un fenomeno ridotto”. La Protezione civile “raccomanda di allontanarsi dalle zone costiere, di raggiungere l’area vicina più elevata e di seguire le indicazioni delle autorità locali”. Il maremoto consiste in una serie di onde marine prodotte dal rapido spostamento di una grande massa d’acqua. L’allerta indica la possibilità di un pericolo reale per le persone che si trovano vicino alla costa, specialmente se in zone poco alte, o addirittura più basse, rispetto al livello del mare. Anche un’onda di solo 0,5 metri di altezza può generare pericolose inondazioni e fortissime correnti.

 

Graziano Sciannandrone

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