Venerdì 29 Marzo 2024

Manfredonia dice No ad Energas in modo compatto innanzi al Ministro Pichetto Fratin

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Un cortese e propositivo incontro che segna una nuova tappa della battaglia di Manfredonia contro Energas, il deposito costiero Gpl più grande d’Europa.

Al Ministro Gilberto Pichetto Fratin, primo Ministro all’Ambiente che in 22 anni ha accettato un confronto diretto con una delegazione sipontina, è stato consegnato un nutrito dossier nel quale vengono specificati dettagliatamente i motivi tecnici-sociali-ambientali e politici del netto NO del territorio all’approvazione dell’obsoleto progetto presentato nel 1998 e che ha registrato tutti i NO degli Enti locali (Comune, Provincia, Regione, Ente Parco), con il rischio di una nuova infrazione comunitaria in quanto riguardante un’area Sic\Zps già oggetto di sanzione in passato.

La delegazione ricevuta questo pomeriggio presso il Ministero era composta dall’On. Giandiego Gatta (che ha chiesto formalmente l’incontro), dal sindaco Gianni Rotice, da Mons. Padre Franco Moscone (Arcivescovo della Diocesi Manfredonia- Vieste-San Giovanni R.), da Iolanda d’Errico (rappresentante del “Coordinamento Ambiente e Salute”), da Enzo Cripezzi (Lipu Puglia).

Al centro dell’analisi l’obsolescenza tecnologica dell’impianto e la non strategicità del GPL nelle politiche energetiche internazionali (oltre alla sua estrema pericolosità), nonché il danno, per ambiente e salute, ad un territorio già sfregiato dai danni dell’Ex Enichem.

Prioritario il cambio di scenario di sviluppo per Manfredonia, in fase di rilancio grazie alla valorizzazione della risorsa mare (pesca, diportismo, balneazione, logistica) e agli straordinari scavi al Parco Archeologico di Siponto iniziati a settembre 2021, che hanno disegnato una nuova traiettoria di futuro.

Rimarcato anche il plebliscitario esito del referendum che si è espresso contro l’ipotesi Energas.

Il Ministro, che ha ascoltato con molta attenzione approfondendo già quanto di sua conoscenza, si confronterà ulteriormente con gli uffici per relazionare a Palazzo Chigi, presso cui giace da due anni il relativo dossier, sulle determinazioni da intraprendere.

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Ambiente · News

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