Sabato 27 Aprile 2024

Sviluppo sostenibile è possibile

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L’INNOVAZIONE è una partita che riguarda tutti. Per crescere serve condivisione e lavoro di squadra. Non si può giocare da soli una partita così importante. Dobbiamo farlo insieme. Tra pubblico e privato. È necessario creare un ecosistema che accolga l’innovazione come valore per sviluppare e per far crescere realmente il nostro Territorio. È il leitmotiv del convegno su “innovazione, patrimonio culturale, risparmio” organizzato dagli operatori finanziari Tommaso Rinaldi e Michele Poveromo e svoltosi nella Piazza d’armi del castello svevo angioino aragonese, adottato a simbolo di una riflessione che dal passato arriva all’oggi e si vuole proiettare sul futuro. «Per far tornare il territorio a brillare di luce propria» ha rimarcato Tommaso Rinaldi che ha tratto lo spunto per questa iniziativa, dalla recente esperienza di candidato sindaco della città che gli ha consentito di approfondire le tematiche del territorio e vederne gli aspetti positivi suscettibili di grandi valorizzazioni non solo economiche.

LA SCELTA del Castello non è stata casuale, ma ben definita: è infatti la testimonianza del primo vagito della nuova città voluta da re Manfredi per perpetuare la madre Siponto; e il depositario della memoria storica del territorio ben ordinata e conservata nel Museo nazionale archeologico diretto da Annalisa Treglia che ha funto da guida alla visita del complesso museale prima del’imnizio del convegno. Una location di grande suggestione, dalle atmosfere magiche ben richiamate ed esaltate dall’allestimento scenico che ha fatto da sfondo al convegno, ai partecipanti, protagonisti dell’eccellenza economica del territorio che hanno testimoniato le esperienze di successo delle rispettive attività.

HANNO offerto una visione nuova della realtà contingente, un racconto diverso, volto al positivo, all’insegna della innovazione, nel mettere a sistema le varie risorse a cominciare da quella primordiale del mare per arrivare alle tecnologie avanzate informatizzate. Racconti non letterari, bensì reali e concreti raccolti dalla viva voce di Michela Cariglia e Vincenzo Colucci i quali hanno descritto come si può fare impresa con successo anche a queste latitudini facendo tesoro delle risorse importanti offerte in loco.

UN LAVORO in ogni caso non solitario ma al contrario con l’ausilio di una miriade spesso impensabile di supporti tecnologici andartisi sviluppando nel tempo magari in maniera sparsa e separata. Di qui l’esigenza imperativa evidenziata della messa in rete delle varie risorse fisiche e umane, finanziarie comprese, condizione sempre più imprescindibile per realizzare una qualsiasi attività di successo. Un convegno opportuno in un momento di transizione in cui si trova Manfredonia e territorio, per richiamare istituzioni, imprenditoria e comuni cittadini, ad una responsabile riflessione operativa per uscire dalla perniciosa impasse che corrode la città. È stato indicato “come” fare, rimane da definire “chi” debba fare e soprattutto “cosa” fare.

  Michele Apollonio

 

 

 

 

 

 

 

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