Sabato 27 Aprile 2024

Con le auto e i rifiuti cannibalizzato anche il territorio

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A QUANTO pare è la grande industria fiorente: rifiuti e automobili cannibalizzate. Nonostante la lotta incessante, è una attività che prospera continuamente. Alle già note “centrali” dove passano tonnellate di rifiuti e migliaia di automobili prima rubate e poi demolite per ricavarne pezzi da vendere come ricambi d’automobile, se ne aggiungono altre “colonizzate” di prepotenza. È il caso di una masseria in agro di Mezzanone, Comune di Manfredonia, confinante ad ovest della famigerata pista aeroportuale residuo di un campo di aviazione realizzato dagli americani nell’ultimo conflitto mondiale. Sul terreno montagne di rifiuti di ogni genere anche tossici, e nel casolare una gran quantità di resti di automobili in corso di smembramento.

A SCOPRIRE, ma ormai è una circostanza che si ripete di continuo, quest’altra discarica-deposito clandestino, l’ormai indomito Giuseppe Marasco, comandante del corpo degli ispettori volontari ambientali “Civilis”, che con collaudato fiuto è riuscito ad arrivare anche a quest’altro scempio contro le persone e la natura. «La situazione è drammatica – ripete ancora una volta – se le istituzioni non tutelano la proprietà privata, dei cittadini, un giorno o l’altro succederanno serie conseguenze, perché i cittadini sono stanchi di subire continuativamente furti di auto o di altro tipo e di vedere usurpate le proprietà».

ANCHE questa volta il primo pensiero è stato quello di rivolgersi ai carabinieri che sono arrivati in forza dal Comando provinciale di Foggia e hanno provveduto al sequestro di tutta la merce di origine furtiva e a trasferirla al deposito di custodia giudiziaria.

«IL PROBLEMA prima ancora che ambientale – ragiona Marasco – è economico. I rifiuti vengono abbandonati da “imprese” che operano dietro pagamento del servizio, mentre i pezzi d’automobili alimentano il prospero mercato dei ricambi. In Capitanata vengono rimosse dalla Forze di polizia dello Stato, 20-30 auto al giorno. Al primo posto è Cerignola, seguita da Manfredonia, dai Cinque Reali Siti e via discorrendo. Una volta reimmessi sul mercato quei pezzi d’automobili fraudolentemente recuperati, fruttano somme ingenti che alimentando un mercato parallelo a quello regolare, ma con condizioni di vantaggio».

 Mic. Ap.

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