Lunedì 29 Aprile 2024

La croce ortodossa nei graffiti della Basilica di Santa Maria di Siponto

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La Basilica di santa Maria Maggiore di Siponto, da 1500 anni è stata il fulcro del Cristianesimo  non solo sul Gargano ma anche, con l’istituzione del Culto Micaelico ad opera di Lorenzo Maiorano nel VI° Sec., dell’Italia Meridionale .

Siponto, d’altronde, sin dalla sua fondazione ad opera dei Romani nel 184 a.C. , per l’importanza del suo porto, fu crocevia non solo di commerci ma anche  di culture, soprattutto del vicino Oriente. La stessa architettura della Basilica, i suoi resti (quelli, ahimè rimasti visibili prima delle incaute istallazioni postmoderne che le hanno sotterrate), sono pregni di cultura orientale, armena, greca, musulmana, siriarca, ecc.

Insomma, la Santa Maria è lo scrigno , la sintesi di culture che si sono succedute in ben 1500 anni di Storia del Cristianesimo : da qui popoli con culture diverse, lingue  e fedi diverse si sono ritrovate alla ricerca della Patria Celeste perduta percorrendo le strade del Pellegrinaggio che portavano  all’incontro  dell’Assoluto. E fermandosi nei Santuari della Fede, lasciavano i segni del loro passaggio: mani graffite anonime,  nomi, croci di diversa natura, navi, iscrizioni, insomma Segni di una Fede purissima che attestava il grande amore verso Cristo e la Madre Sua.

Uno di questi  tanti   simboli e segni che ho in 20 anni di frequentazione volontaria in Basilica mappato, fotografato e catalogato, è rappresentato da una Croce Ortodossa di  tipo   Russo, e questo dimostra  quanto  detto prima, e cioè la multiculturalità della Siponto Antica, Romana, paleocristiana e Medievale.

La Croce Ortodossa del tipo Russo, si trova graffita all’interno della Chiesa Medievale d Santa Maria.

Questa tipologia di Croce è costituita da tre barre: quella superiore, quella centrale e quella inferiore in posizione diagonale. La Croce di Siponto  è  anche “potenziata” perché le estremità di bracci riproducono, a loro volta, una croce.

Nella Croce Russa la barra superiore rappresenta la targa  con il “titulus crucis”  cioè la scritta che Pilato ordinò di appendere per scherno al di sopra del capo di Gesù sulla Croce: “Gesù di Nazareth, Re dei Giudei”.

La barra centrale è quella sulla quale sono state inchiodate le mani del Signore.

La barra diagonale inferiore è il suppedaneo (piedistallo o supporto per i piedi): questo particolare è riconosciuto nella Chiesa ortodossa, come un attributo necessario di venerazione , a cui si fa allusione profetica nelle parole:

“Adoriamo lo sgabello dei suoi piedi” (Salmo 98,5).

Le Croce Ortodossa Russa ha una complessa ma chiara Teologia  che occuperebbe molto spazio nella sua descrizione.

Questo semplice contributo vuole ancora  porre l’attenzione verso quello che è il vero, unico Santuario della  Fede Sipontina:  la  Chiesa Medievale di Santa Maria Maggiore di Siponto e la sua  straordinaria Cripta, veri gioielli dell’Arte  Pugliese e risplendenti fari di  Fede che rimarranno intangibili e immortali nel tempo.

Aldo Caroleo

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