Martedì 16 Aprile 2024

“Le creature” di un’artista per caso: Raffaella Granatiero

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Ancora una volta la carissima concittadina Raffaella Granatiero, vedova Capurso ci ha stupiti con le sue originalissime creazioni. Otto anni fa, a 86 anni e la vista cagionevole, con spirito giovanile, diede prova delle sue straordinarie capacità artistiche donandoci delle stupende opere d’arte, dei veri capolavori. 17 quadri raffiguranti immagini sacre, senza la tavolozza, pennelli e colori, ma di ago da cucito, filo, tessuto di raso di diverso colore, perline, nastrini paillettes, lustrini e oggetti di bigiotteria. Incredibile, realizzato in meno di un anno di lavoro. Questa volta lo stupore è ancora più grande perché in poco più di un anno ha realizzato a mano ben 28 bambole con materiale riciclato. “Ognuna di esse – ci dice il figlio Nicola – è nata in seguito ad una emozione, un sogno, un ricordo che le rende uniche e preziose. Per gli abiti, gli accessori, le parrucche sono stati utilizzati tessuti, oggetti, filati ritrovati nei cassetti e negli armadi di casa. Ad ogni bambola  è stato dato un nome per renderle ancora più le “mie creature” come ama definirle  mia madre”. Ancor più straordinario il modo di confezionarle. L’artista è riuscita a portare a compimento le sue opere nonostante la vista stesse per abbandonarla, e da oltre tre mesi è allettata. L’ultima bambola l’ha realizzata in quelle condizioni e in completa cecità. Anche questa volta Nicola ha riservato alla cara mamma una sorpresa, esporre le bambole nella sede del G.A.P. (Gruppo Arte Popolare), in corso Manfredi, in occasione delle festività natalizie, abbinandole a un artistico presepe “Anche questa volta mia madre a 94 anni è riuscita a stupirmi con la personale artistica interpretazione delle sue creature. Un gesto d’amore filiale, che non ha finito di stupire il numeroso pubblico che ha visitato la mostra. Gesti d’amore che dovrebbero andare oltre la sfera familiare, per allargarsi ai tanti anziani, prezioso patrimonio umano per le tante famiglie in difficoltà. Il segreto, donarsi agli altri, con tanto amore, portare una parola di conforto a quanti soffrono fisicamente e spiritualmente, a chi vive nella miseria e nella solitudine, a chi si appresta a raggiungere la casa del Padre. Sì, è proprio questo il messaggio che la signora Raffaella con le sue opere ha voluto trasmettere perché la vita, il bene più prezioso che Iddio ci ha donato, merita di essere vissuta fino in fondo, nella gioia e nelle avversità. Pensiero ampiamente condiviso dalla redazione di Manfredonianews.it.

 Matteo di Sabato

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