Sabato 27 Aprile 2024

Manifesto dei sindaci per la legalità contro il gioco d'azzardo, adesione del Comune

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Con una recente delibera di consiglio comunale, il Comune di Manfredonia ha aderito al Manifesto dei Sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo. 

Il Manifesto, elaborato all’interno delle iniziative della Scuola delle Buone Pratiche promossa da Terre di mezzo e Legautonomie Lombardia, chiede innanzitutto, la definizione di una nuova legge nazionale fondata sulla riduzione dell’offerta di gioco e il contenimento dell’accesso ad esso, con un’adeguata informazione e un’attività di prevenzione e cura.

Legge alla quale dovrebbe affiancarsi un quadro normativo regionale in cui siano esplicitati i compiti e gli impegni delle Regioni per il sostegno alle azioni degli Enti locali, per la cura dei giocatori patologici e per la prevenzione dai rischi del gioco d’azzardo, anche attraverso la costituzione di reti sovra territoriali con Asl, Prefettura, Questura e Dia.
Altro aspetto che viene esplicitamente richiamato riguarda la possibilità di dotare i sindaci di potere decisionale su orari d’apertura, distanze da luoghi sensibili (scuole e simili) e di parere vincolante su nuove installazioni di gioco d’azzardo. Importante, nel quadro del documento sottoscritto, è anche l’impegno assunto dagli stessi Comuni a sostenere la formazione propria, degli esercenti e dei cittadini, nella consapevolezza del ruolo insostituibile della cultura per conoscere e comprendere la portata e le conseguenze di un abuso del gioco d’azzardo, prevenirne quindi gli effetti e costruire, su tale aspetto, nuovi atteggiamenti e nuove mentalità.

Tale adesione al Manifesto non vuole demonizzare il gioco in sé, che è essenziale per lo sviluppo affettivo, sociale e cognitivo dei bambini e rimane importante anche per l’adulto, ma richiamare piuttosto l’attenzione sul problema del gioco patologico, che crea dipendenza, toglie la libertà, distrugge le relazioni familiari e compromette lo sviluppo armonico dei più giovani.

I numeri sono allarmanti: il gioco d’azzardo lecito, che in Italia conta 400mila slot-machine e oltre 6mila locali e agenzie autorizzate per un fatturato annuo di circa 100miliardi (è la terza industria italiana), coinvolge 15milioni di giocatori abituali, di cui 3milioni a rischio patologico mentre per 800mila giocatori la patologia è già conclamata.

Tutto questo, oltre a mettere a rischio dal punto di vista economico e sociale tante famiglie coinvolte, determina anche una spesa di circa 5-6 miliardi di euro l’anno per curare i soggetti dipendenti dal gioco patologico. Tutti dati, questi, che dimostrano la necessità di interventi sia sul piano normativo che sul piano educativo, culturale, d’informazione e formazione e dai quali emerge pienamente anche l’opportunità di dotare i Sindaci e le Giunte comunali di un reale potere di controllo sulla diffusione e utilizzo dei numerosi strumenti di gioco sul proprio territorio, non solo per ragioni di ordine pubblico e di sicurezza, ma in virtù della responsabilità sanitaria che compete ai Sindaci consentendo loro di costruire “un sistema di prevenzione sociale” riconosciuto dalla stessa Corte Costituzionale.

Graziano Sciannandrone

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