“Sia io che il Prefetto abbiamo ribadito all’imprenditore la vicinanza delle istituzioni e della parte sana, onesta e perbene della citta’, invitandolo a non demordere, a non rinunciare a combattere”. Cosi’ il sindaco di Foggia Franco Landella racconta su Facebook l’incontro svoltosi stamane, alla presenza del prefetto Luisa Latella, con Alessandro Zito, l’imprenditore titolare della ditta ‘AZ ceramiche’ che nei giorni scorsi ha annunciato la volonta’ di chiudere la sua azienda a causa delle continue minacce e delle ripetute richieste estorsive. Zito ha presentato una denuncia ai carabinieri. Da almeno due anni era nel mirino degli estorsori. La pressione del racket lo ha costretto nel recente passato ad aprire una sede operativa della sua impresa a Pescara. “La sua volonta’ di chiudere l’azienda – aggiunge il primo cittadino – e’ una notizia che mi ha amareggiato come cittadino e come sindaco. Quando il racket delle estorsioni costringe un imprenditore serio ed onesto a trasferirsi, la citta’ vive una sconfitta. Quella delle estorsioni è purtroppo una piaga che affligge la nostra comunita’ e la nostra economia. E’ un fardello pesante, di cui dobbiamo liberarci”, sottolinea Landella. “Un nemico che dobbiamo sconfiggere, abbattendo il muro dell’omerta’, favorendo la collaborazione delle vittime con la magistratura e le Forze dell’Ordine e dimostrando che lo Stato e’ accanto a chi subisce questo odioso ricatto. Da questo punto di vista, la visita della Commissione Parlamentare Antimafia – rileva Landella – e’ stata un indizio importante di attenzione per il territorio, che pero’ va adesso sostenuto accompagnando il dibattito e la discussione in Parlamento e nei confronti del Ministero dell’Interno”.
