La Guardia Costiera della Capitaneria di Porto in difesa dell’ambiente (Fotogallery)

Conclusa  brillantemente  l’operazione di monitoraggio per la tutela dell’ambiente marino su tutta la fascia costiera del Golfo di Manfredonia che ha visto impegnato l’intero Corpo della Guardia Costiera della Capitaneria di Porto sotto la oculata direzione del Comandante C. F. Marcello Notaro. L’attività di controllo che si è svolta durante la prima settimana di agosto è stata possibile grazie al prezioso supporto del LAM (Laboratorio Ambientale Mobile) dotato delle più sofisticate attrezzature per accertare la eventuale presenza di possibili scarichi che abusivamente vengono immessi in mare. A darne notizia lo stesso Com.te Notaro coadiuvato dal T. V. Maura Pisconti, S. T. V. Jenny Ceccarelli (biologhe), oltre che dai M.lli Stefano Leppe, Massimiliano Gloria e del Capo di 3° cl. Ciro Ippoliti, nel corso della conferenza stampa tenutasi presso il meraviglioso porto turistico “Marina del Gargano”. Prima di cedere la parola alle vere artefici di questa operazione, il Com.te Notaro, nella sua breve ma incisiva prolusione, ha illustrato alla stampa la vera novità di questa operazione. “La introduzione dei LAM coordinati dal Comando generale delle Capitanerie di Porto e su richiesta dei Comandi marittimi– egli ha detto -,nascono da uno studio congiunto tra il Corpo delle Capitanerie di Porto e l’ISPRA con lo scopo di potenziare la capacità operativa della Guardia Costiera nel campo della difesa ambientale.Nasce così un programma articolato che ha consentito al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare di dotarsi di un prezioso strumento per le particolari finalità istituzionali. L’impiego dei laboratori mobili permette l’accertamento di potenziali violazioni che possono causare danni o situazioni di pericolo per l’ambiente marino e costiero”. Per la parte di sua competenza la T.V.

Pisconti ha evidenziato che durante i tanti sopralluoghi effettuati via mare si è proceduto al prelievo di numerosi campioni presso gli impianti di depurazione delle strutture ricettive situate sul territorio sipontino. Particolare attenzione è stata rivolta agli insediamenti industriali di maggiore rilievo presenti lungo la costa nord. Dagli esami effettuati presso il laboratorio mobile sono risultate alcune criticità oggetto di ulteriori approfondite analisi. La S.T.V. Ceccarelli ha aggiunto che i LAM, grazie alla loro possibilità di raggiungere rapidamente le aree interessate, in particolare le zone critiche segnalate e l’ottenimento dei risultati delle analisi di laboratorio in tempi brevi, sono in grado di fornire risposte adeguate e immediate a situazioni emergenziali. I Laboratori Ambientali Mobili, vera risorsa per la tutela dell’ambiente sono gestiti da personale appartenente al Corpo in possesso di particolari requisiti: diplomati e laureati in discipline scientifiche. L’organizzazione interna si compone di due figure professionali: il direttore, in possesso dell’abilitazione iscritto all’Ordine Nazionale dei Biologi e di un tecnico di laboratorio. Inoltre i LAM con le loro particolari attrezzature sono in grado di individuare in acqua dolce, di mare e reflue inquinamento da matalli e da altre sostanze chimiche. Inquinamento da sostanze organiche derivanti dall’agricoltura, allevamento e attività industriale che alterano il normale equilibrio dell’ecosistema marino. Oltre all’inquinamento di tipo fecale, per mettere in evidenza eventuali malfunzionamenti di depuratori o ricercare scarichi illeciti. Altra peculiarità del laboratorio l’uso della sonda multiparametrica, analisi di tipo microbiologico e chimico con l’utilizzo del termoreattore e dello spettrofotometrico. In ultima analisi, stando ai primi dati fornitici, come è stato detto, a parte alcune criticità, nel complesso possiamo dirci fortunati di avere un mare pulito dove ci si può bagnare tranquillamente e godere delle bellezze della meravigliosa costa garganica.

Matteo di Sabato