Giovedì 25 Aprile 2024

De Leonardis: Capitanata cenerentola anche per le risorse alla sanità privata

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Il Consigliere regionale del Nuovo Centrodestra, Giannicola De Leonardis, presidente della VII Commissione Affari Istituzionali della Regione Puglia, ha diffuso la seguente dichiarazione:

Era stata probabilmente la provincia che ha pagato dazio più pesantemente al Piano di riordino ospedaliero e al Piano di rientro dal deficit, e basta recarsi quotidianamente in un qualsiasi reparto degli Ospedali Riuniti di Foggia per rendersi conto della congestione determinata dalle chiusure e dallo smantellamento di ospedali limitrofi – importanti per bacini d’utenza come quelli del Subappennino, del Tavoliere, del Gargano –  e dal blocco delle assunzioni che ha condizionato e condiziona pesantemente il normale svolgimento delle attività e la qualità e quantità delle prestazioni nei reparti, dati i vuoti in pianta organica che nessuno si preoccupa di colmare. E solo l’abnegazione, la passione e la professionalità del personale permette di reggere nonostante difficoltà, limiti e carenze sempre più evidenti.
 Ma come se non bastasse, il governo regionale ha regalato un’altra perla alla provincia di Foggia, per chiudere in bellezza un decennio di discriminazioni e penalizzazioni: è la provincia che, infatti, può contare (eufemismo, ndr) sulle briciole del bilancio regionale destinato alla sanità privata, 20 milioni di euro su 302 complessivi, meno del  7 per cento: un’elemosina per imprenditori che pure meriterebbero un’attenzione ben diversa per l’impegno meritorio in un territorio dove la sanità pubblica è stata e continua ad essere pesantemente penalizzata da scelte assurde e contraddittorie. E i 65 milioni di euro – su 247 milioni complessivi – di mobilità passiva spesi dall’utenza foggiana per cercare un’assistenza degna di questo nome altrove (che incidono altrettanto pesantemente sul bilancio regionale),  appaiono la naturale conseguenza di questa politica, con la beffa per malati e familiari dei costi aggiuntivi per viaggi, soste e permanenze. E di soldi pubblici che aumentano il gap con altri territori, mentre potrebbero essere investiti in loco in risorse umane, tecnologie all’avanguardia, opportunità concrete di realizzazione e crescita per l’intera comunità, oltre che per imprenditori e personale da impiegare.
Per questo invitiamo  l’assessore al Bilancio, Leonardo Di Gioia, espressione di un territorio che continua a essere calpestato e che dovrebbe invece essere non favorito, ma quantomeno considerato allo stesso modo degli altri – essendo la provincia di Foggia (particolarmente estesa, è il caso di ricordarlo) ancora nella regione Puglia. Ma non per la Regione con l’iniziale in maiuscolo, nonostante slogan e promesse- ad intervenire, per correggere una distorsione inaccettabile e indecorosa”.

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