Venerdì 26 Aprile 2024

Lo Sapevi che…

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… il nostro Re Manfredi compare nella Divina Commedia?
Manfredi di Sicilia, figlio di Federico II di Svevia e di Bianca Lancia; re di Sicilia dal 1258; fondatore della citta’ di Manfredonia; gloriosamente sconfitto nella battaglia di Benevento, nel 1266, da Carlo I d’Angio’ viene da Dante presentato nel Canto III del Purgatorio, ai vv. 103-145.
Il sommo Poeta lo pone tra coloro che si sono pentiti in punto di morte e sono stati accolti dall’Infinita Bontà del Signore. La tomba di Re Manfredi, inoltre,  fu violata, dopo la sua morte, dal vescovo di Cosenza Bartolomeo Pignatelli, con il consenso di Papa Clemente IV. Il suo corpo fu posto, essendo uno scomunicato, al di fuori dei confini dello Stato della Chiesa.
« […] Io mi volsi ver lui e guardail fiso:
biondo era e bello e di gentile aspetto,
ma l’un de’ cigli un colpo avea diviso.

Poi sorridendo disse: Io son Manfredi,
nepote di Costanza imperadrice
[…]
Se ‘l pastor di Cosenza, che a la caccia
di me fu messo per Clemente allora,
avesse in Dio ben letta questa faccia,
l’ossa del corpo mio sarieno ancora
in co del ponte presso a Benevento,
sotto la guardia de la grave mora.
Or le bagna la pioggia e move il vento
di fuor dal regno, quasi lungo ‘l Verde,
dov’e’ le trasmutò a lume spento.
»

Domenico Antonio Capone

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  • Lo sapevate che? questo è uno dei più noti e ricordati passi dell’opera di Dante, non tanto per il personaggio,arcinoto e importante ma per il modo di dire che entrerà a far parte di un linguaggio comune per riferirsi ad una persona di bell’aspetto….

    aldo 24/01/2015 20:00 Rispondi

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