Riceviamo e pubblichiamo.
Gentile Redazione,
ieri sera sono andata a votare presso l’Istituto G. Ungaretti di Manfredonia e ho notato la mancanza della pedana per accedere al seggio elettorale n.8. Io, la mia sedia a rotelle e la forza fisica di mio padre abbiamo sceso i due gradini per votare come tutti gli elettori nella sezione assegnata. Da anni c’è sempre stata una pedana in legno, ieri niente. In alternativa, il personale addetto ha suggerito di recarmi in un altro seggio accessibile nella scuola. Ho rifiutato la proposta, manifestato apertamente il mio dissenso e compiuto il mio dovere di cittadina nonostante l’episodio spiacevole. Il diritto di voto e di libera scelta spetta a tutti, ma in condizioni adeguate e non discriminanti. Siamo indignati perché queste situazioni non dovrebbero verificarsi nel 2015. Molto spesso i politici pensano solo a fare sprechi e a riempirci di belle parole.
Cordiali saluti,
Una lettrice
Il problema diventa ancora più serio se la gente venisse informata che quella scuola ha da poco ottenuto fondi per la realizzazione di opere, tra le altre, per l’abbattimento delle barriere architettoniche.
Mi chiedo chi avesse avuto il compito di “vigilare” sulle effettive consegne delle opere realizzate: dirigente o comune di Manfredonia…
Questo si chiama sperpero di denaro pubblico.