Giovedì 25 Aprile 2024

Ass. Mamma Lucia: evasione fiscale di oltre 2 milioni di euro

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“Sconfessata” la natura non commerciale dell’associazione  Mamma Lucia con sede a San Nicandro Garganico qualificatasi come Ente morale non commerciale. La Guardia di Finanza di San Severo ha scoperto un’evasione fiscale per circa 2milioni e 400 mila euro.Nella giornata di ieri, i Finanzieri hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo emesso dal G.I.P. presso il Tribunale di Foggia, su specifica richiesta della Procura della Repubblica, che ha interessato disponibilità finanziarie dell’Ente per un totale di circa 750.000 Euro.
Dalle attività ispettive della Guardia di Finanza è emerso che “l’Associazione Mamma Lucia non è una associazione religiosa in quanto non è stata mai riconosciuta dalla Autorità Ecclesiastica, né può essere inquadrata tra gli Enti non commerciali ai fini fiscali”.
Dalle verifiche effettuate è emerso che “tale Ente morale, fin dalla sua costituzione risalente al lontano 1974, ha esercitato di fatto una attività di natura commerciale avente come scopo quello di raccogliere denaro dai fedeli che quotidianamente si recano numerosi in pellegrinaggio presso la propria struttura di San Nicandro Garganico, in cambio di piccoli oggetti e prestazioni di servizio. Presso la sede dell’Associazione, i visitatori sono attratti dalla cappella – chiesetta, ma tutto intorno insistono negozi in cui vengono venduti articoli religiosi e souvenir, oltre ad alcuni accessori obbligatori per proseguire il pellegrinaggio, i servizi igienici, i vari gazebo in legno completi di tavoli e panche per la consumazione dei pasti”.

“Contrariamente a quanto registrato in contabilità, secondo cui i pellegrini che ricevevano gli oggetti religiosi o quant’altro disponibile nella struttura donavano denaro volontariamente secondo le loro possibilità, è emerso che essi pagavano regolarmente il prezzo di vendita dei beni o dei servizi prestati dell’Associazione, senza nessun scontrino o ricevuta fiscale, completamente in nero”.

Al termine degli accertamenti di polizia tributaria, all’Associazione è stata contestata, per gli anni 2009/2012, l’omessa dichiarazione dei redditi per oltre 2 milioni di euro ed un’evasione all’I.V.A. per circa 400.000 euro, così come confermato dai successivi atti dell’Agenzia delle Entrate, per cui la Procura della Repubblica di Foggia ha richiesto ed ottenuto dal GIP il sequestro di beni pari a circa 750.000 Euro, a garanzia del recupero effettivo delle imposte evase. I militari  hanno utilizzato le videoriprese di inchieste giornalistiche (come quelle della trasmissione Le Iene di qualche anno fa) che documentavano come le ‘sorelle’ dell’Associazione ogni volta che consegnavano cartoline o oggetti ricordo a clienti-pellegrini chiedevano sistematicamente il pagamento del prezzo corrispettivo”.

Articolo presente in:
Capitanata · News

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