Sabato 27 Aprile 2024

Studio sullo stato di salute della popolazione di Manfredonia: quali scenari possibili? (Foto&Video)

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Il Comune di Manfredonia, sensibile alle questioni ambientali, promuove un importante progetto “lo studio epidemiologico su ambiente e sullo stato di salute della popolazione di Manfredonia”, affidandone la realizzazione al Consiglio Nazionale delle Ricerche. Fanno parte attiva del progetto anche l’Asl di Foggia e il Coordinamento cittadino. Il progetto è stato presentato alla cittadinanza il 6 febbraio 2015 manifestando chiaramente l’intento che il cittadino dovesse prenderne parte, rivestendo un ruolo attivo in tutte le fasi dello studio. Il quarto incontro pubblico si è tenuto mercoledì 16 settembre al Palazzo dei Celestini, in cui il sindaco Angelo Riccardi e la dott.ssa Mariangela Vigotti del CNR hanno aperto la discussione nell’auditorium “Cristanziano Serricchio”. Dai diversi interventi è emersa la ferita, ancora aperta, lasciata dal tragico incidente avvenuto quel 26 settembre del 1976 nell’impianto del petrolchimico Enichem. A distanza di circa quarant’anni da quell’episodio, il sindaco vorrebbe cicatrizzare, chiudendo quella ferita e dare un po’ di pace a quanti hanno sofferto e perso i propri cari. Inoltre lo “studio” evidenzierebbe dei dati importanti, ponendo dei quesiti: “la popolazione di Manfredonia gode di buona salute? La “zona incriminata” necessita di ulteriori interventi di bonifica? Se si, lo Sato dovrebbe riconoscere il “danno ambientale” e sanare con adeguati risarcimenti. Questi gli interrogativi posti dal Sindaco a cui lo Studio epidemiologico potrebbe dare un’efficace risposta. La dott.ssa Vigotti ha chiarito che lo Studio verrà condotto analizzando la documentazione fornita dall’Anagrafe del Comune e dall’Asl di FG e i questionari somministrati alla popolazione attraverso gli appositi gazebo posti in Piazza del Popolo. Inoltre è attivo lo sportello informativo del Centro Diurno “Alda Merini” di Via Orto Sdanga e il sito web wwww.ambientesalutemanfredonia.it , aggiunge il Sindaco, che è possibile raccontare la propria storia o esperienza personale utilizzando anche l’apposita pagina Facebook. I canali comunicativi sono diversi ognuno può scegliere quello più consono alle proprie esigenze. Ad oggi sono circa 400 i questionari raccolti che la Commissione di ricercatori sta analizzando. La prof.ssa Rosa Porcu, del Coordinamento cittadino, pone l’accento “sull’occasione” rappresentata dall’Osservatorio dello studio epidemiologico attraverso cui riflettere e esaminare il “passato” del nostro territorio per impegnarci a costruire un futuro più responsabile. La dott.ssa Vigotti, a tal proposito, evidenzia che cercheranno di ricostruire “la storia” di quei 60 operai che furono a contatto diretto con l’arsenico. Sarà un impegno arduo perché molti non risiedono più a Manfredonia e dovranno, quindi, contattare parenti e affini. Rievocare i ricordi dolorosi del passato, sottolinea, il dott. Marchesani, del Centro Alda Merini, può far emergere la rottura dei legami affettivi, le ferite aperte, i traumi post-incidente e le relative conseguenze manifestate con gli attacchi di panico e altre patologie. Tutti questi dati emergeranno dallo studio dei ricercatori del CNR che continueranno a raccoglierli fino a Febbraio 2016, grazie anche alla collaborazione dei cittadini che vorranno far parte del Coordinamento e dei contributi apportati dalle loro narrazioni. Altri interrogativi sono stati posti dal Coordinamento di Tutela del Territorio, da Pino Delle Noci sulla possibilità di far inserire il nostro territorio nel Decreto nazionale della “Terra dei Fuochi”, in cui sono presenti alcune province della nostra regione: Taranto, Lecce e Brindisi, in modo da far catalizzare eventuali interventi anche in Capitanata. Il Dott. Annibale Biggeri dell’impresa sociale Epidemiologica & Prevenzione “Ga Maccacaro” ha esposto, a titolo di esempio, alcuni studi effettuati in Sardegna, in Sicilia e in Piemonte che hanno sortito vari risultati in cui la cittadinanza non sempre era partecipe. Egli sostiene che, a differenza dei casi precitati, lo Studio che si sta conducendo a Manfredonia pone delle questioni molto importanti, spronando e “responsabilizzando” i sipontini a partecipare e contribuire attivamente alla buona riuscita del progetto. Il mese prossimo si prevede di realizzare un altro incontro, auspicando una maggiore rappresentanza dei cittadini di Manfredonia che vorranno contribuire con le proprie narrazioni a integrare il lavoro dello Studio epidemiologico.

Grazia Amoruso

 

 

Intervista di Grazia Amoruso

Riprese e foto di Saverio Papicchio

Articolo presente in:
News
  • Le analisi per verificare lo stato di salute dei cittadini di manfredonia verranno fatti nel CA2 Li si respira aria buona e si gode di un’ottima salute beati loro che abitano in quella zona

    Nuovi comparti 18/09/2015 7:18 Rispondi

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