Mercoledì 24 Aprile 2024

Energas. Bordo: “Partecipare al referendum è importantissimo. Votare NO è necessario per il futuro della nostra comunità”

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Dichiarazione dell’on. Michele Bordo, presidente della Commissione Politiche UE della Camera dei Deputati

 

Il referendum sull’impianto Energas segna un positivo ed importante punto di svolta nella relazione tra i cittadini e le scelte di governo del territorio.

Per la prima volta saranno le donne e gli uomini della nostra città a scegliere direttamente se bocciare o meno un insediamento produttivo e quale modello di sviluppo migliore per la nostra comunità, l’ambiente in cui viviamo, il futuro dei nostri figli.

Per queste ragioni il 13 novembre è fondamentale andare a votare ed esprimersi per il NO.

Manfredonia è stata segnata dagli esiti negativi dell’esperienza dell’industrializzazione progettata altrove e senza alcun legame con le vocazioni territoriali e le aspirazioni di chi ci vive.

Oggi nessuno di noi è più disponibile ad accettare che altri decidano al posto nostro.

Con l’argomento secondo cui le decisioni su Energas sarebbero già state assunte, molti in queste settimane hanno parlato dell’inutilità della consultazione del 13 novembre.

Niente di più falso!

Se il referendum non fosse servito a nulla, la conferenza di servizi, ormai ferma da più di un anno al Ministero dello sviluppo economico, avrebbe già sciolto i nodi che bloccano l’autorizzazione dell’impianto.

Altri, sempre in questi giorni, hanno sostenuto che non è necessario scomodare i cittadini dopo il pronunciamento unanime contro Energas del Consiglio comunale.

Invece la scelta popolare è fondamentale proprio per rafforzare quanto già deciso dalle istituzioni cittadine: una cosa è fare la battaglia con in mano una delibera consiliare, altra cosa è farla con il sostegno largo di decine di migliaia di donne e uomini.

Sono così convinto dell’importanza della consultazione tanto da essere stato forse il primo a proporla ormai più di un anno fa.

Chi vuole far fallire il referendum con argomenti infondati deve allora sapere che si assume una grande responsabilità e che soprattutto fa il gioco dell’azienda.

È molto strano che i detrattori della consultazione siano soprattutto quelli che si vantano di aver mobilitato la piazza ed organizzato i banchetti delle firme contro la realizzazione dell’impianto. Il motivo di questo atteggiamento a cosa è dovuto? Si vuole forse il fallimento del referendum per poter continuare l’indomani a puntare il dito contro la politica, perché questo è l’unico modo che costoro hanno per rimanere a galla?

Chiedo ai cittadini di andare a votare in massa: una grande partecipazione e la vittoria dei NO condizionerà sia l’esito della Conferenza dei servizi ancora aperta al Ministero dello Sviluppo Economico, sia la volontà di Energas di insistere sulla realizzazione dell’impianto a Manfredonia.

Andare a votare domenica 13 novembre ed esprimersi per il no è fondamentale. Sono sicuro che saremo in tantissimi.

Manfredonia è bellissima; e soprattutto è una grande e straordinaria città.

Il 13 novembre lo dimostreremo ancora una volta.

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Commenti

  • Caro onorevole
    Sempre preciso e circonciso.
    Mamma mia che sorto di commento! Complimenti davvero.
    Lo paragono a quello di Trump oggi alla White house.
    Anzi, direi migliore. E poi dicono che non fa niente.
    Meritatissimi i 125.000€ di stipendio più benefit di cui gode.
    Io, per l’amore che dimostra per la città, le darei un aumento in modo che possa diventare il parlamentare più ricco della provincia, visto che ora occupa solo la seconda posizione. Questo può dare ancora più lustro alla nostra comunità.
    Cordialità

    Immacolata Sottolano 10/11/2016 21:16 Rispondi
    • azz informatissima complimenti 🙂 bhè sicuramente è un compenso sudato altrimenti non li meriterebbe

      partito della zappa 12/11/2016 17:00 Rispondi
  • Difatti onorevole il referendum si poteva evitare e a tal riguardo vada a leggere l’articolo 13 del regolamento per l’indizione dei referendum adottato dai suoi compagni di partito. Non spari bordate su chi ha portato a galla questo inciucio iniziato da quasi un ventennio. Il referendum certamente serve ma solamente per parare il fondoschiena a qualcuno ma non ai cittadini di Manfredonia.

    Pasquino 10/11/2016 18:17 Rispondi
  • Tanto per ricordare al l’onorevole Bordo un passaggio del suo ragionamento che riporto:
    ” Manfredonia è stata segnata dagli esiti negativi della industrializzazione progettata altrove senza alcun legame con le vocazioni del territorio..”.
    Quando leggo queste considerazioni mi torna alla mente un periodo( escludendo la triste vicenda Enichem) non molto lontano I CONTRATTI D’AREA un totale fallimento.
    Vuole per caso l’onorevole farci credere che quell’industrializzazione ci è piovuta ed imposta dall’ alto. Il governo era quello di PRODI ( ULIVO-Pd), onorevole in quel periodo Bordo ( PD), sindaci Prencipe-Campo PD.
    Cosa voglio dire?
    Ovviamente non parlo di impatto ambientale, mi riferisco all’estrema leggerezza con la quale Bordo parla di industrializzazioni piovute dall’alto……ma voi “classe politica-dirigenziale del PD” dove eravate?
    Quindi abbiate il coraggio di non parlare in terza persona ed assumetevi le vostre responsabilità politiche.

    Pasquale Bisceglia 10/11/2016 16:57 Rispondi
    • d’overano? che domande stupide! a inzuppare il biscotto…

      partito della zappa 13/11/2016 15:22 Rispondi

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