Domenica 28 Aprile 2024

Il tema dell'Avvento nella scultura romanico pugliese di Aldo Caroleo

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La decorazione scultorea nelle grandi realizzazioni architettoniche Romaniche sorge e si sviluppa intorno ai luoghi privilegiati come i portali, i finestroni, gli stipiti e le facciate delle chiese.

Lo scopo era soprattutto didattico – religioso e puntava sui temi fondamentali della Fede Cristiana, cioè: Il Piano di Salvezza di Dio,l’Incarnazione, la diffusione del Verbo,il Battesimo , l’Eucaristia , la Resurrezione di Cristo, il Giudizio finale.

I Magister, e gli artisti traevano gli spunti per le immagini attingendo dalle Sacre Scritture e rappresentavano un mezzo di informazione e didattica per i pellegrini e i credenti.

Con l’Avvento si attua la venuta del Verbo che si incarna : un tema molto rappresentato nell’Arte Romanica.

Moltissime le chiese nelle quali questo tema è stato   raffigurato.

Il susseguirsi degli eventi : Annunciazione, Visitazione, Natività, Adorazione dei   Magi e Presentazione al Tempio è mirabilmente raffigurato nell’architrave del Portale della Cattedrale di Bitonto (Foto 1). Sempre sul portale Bitontino, le istoriazioni della lunetta completano il Piano salvifico del Signore che con la Croce dell’Anastasi , frantuma le porte degli inferi e redime l’Umanità rappresentata da Adamo ed Eva, secondo il Vangelo Apocrifo di Nicodemo.

Un’altra stupenda opera scultorea , legata alla Natività si può ammirare in un capitello situato all’interno del Battistero di San Giovanni “ in Tumba” a Monte Sant’Angelo, in cui è rappresentata la scena straordinaria dell’ “Annuncio ai pastori”, come si evince con chiarezza dalla frase scritta sempre sul pulvino dello stesso capitello: (Fig.2)

ANNUNTIO VOBIS GAUDIUM MAGNUM….”

L’altro episodio molto trattato nell’architettura religiosa Romanica , è quello legato all’Adorazione dei Magi. Questo episodio,nel quale i Grandi della Terra si inchinano dinanzi al Re del Mondo nato in una povera stalla di Betlemme, è splendidamente raffigurato in un capitello sopra lo stipite destro della nostra Abbazia di San Leonardo di Siponto (Fig. 3).

Quella stella che l’ignoto scalpellino di san Leonardo scolpì con grande maestrìa, concretizzandosi nell’Emmanuele Dio-con- noi, illumini le nostre menti ed entri   nei nostri cuori perché in un periodo storico come questo che stiamo attraversando , tutti abbiamo bisogno dell’aiuto di Dio.

Auguri di serenità e Pace a tutti dall’Archeoclub di Siponto.

Aldo Caroleo

 

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