Giovedì 28 Marzo 2024

Politica: il debito cittadino

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Nelle ultime settimane, a Manfredonia, il rischio di non vedere il carnevale 2019 ha fatto parlare molto i cittadini e gli addetti ai lavori della situazione di cassa locale. Bene, ma non benissimo dato che di “crisi economica” si parla da 2 anni e a pochi sembrava importare; un po’ come quando serve il morto per far parlare di sicurezza sulle strade e via discorrendo… ad ogni modo, sin dal principio della vicenda che vede il Comune sotto la lente d’ingrandimento della Corte dei Conti barese, il dibattito tra catastrofisti e semplicisti è rimbalzato da una posizione all’altra: “moriremo di fame e di stenti” esasperavano i primi, “avere debiti è normale”, asserivano i secondi.  La realtà, da tempo immemore, è che la virtù è nel mezzo, ma procediamo per gradi: la situazione, prima dell’era Riccardi, non era rose e fiori. C’erano i debiti, ma soprattutto, c’erano i fondi statali. La sfortuna del Sindaco è stata proprio quella di amministrare la città in un periodo in cui, data più autonomia agli enti locali, provinciali e regionali, sono venuti meno i sussidi statali per gestire propriamente la cosa pubblica. Questo, però, non può essere un capro espiatorio dato che è vero che c’è chi è messo peggio economicamente di Manfredonia, ma è vero anche che c’è chi è messo meglio a pari condizioni. È difficile, infatti, dimenticare le parole di chi affermava che “sono state commesse delle leggerezze” quando in ballo c’è l’interesse e l’investimento collettivo. Precisati i precedenti, al 18/12/2018 Manfredonia aveva, a detta della Corte dei Conti, un fabbisogno di liquidità pari a 13,5 milioni di euro da destinare alla macchina amministrativa. Questo, però, non è il debito complessivo del Comune, ma la necessità contingente di liquidi per la sola macchina amministrativa. Lo “squilibrio finanziario” è pari a – rullo di tamburi – 35.460.134 euro. Va sottolineato che i numeri cambiano spesso, ad esempio al prossimo piano di equilibrio scatteranno gli accertamenti sulle somme e l’auspicio è che scenda anche solo di un milione per avere certezza di essere sulla buona strada. Come estrema ratio, il Comune ha recentemente deliberato di volerne uscire non più attraverso un piano di soli tre anni, ma con un piano pluriennale. L’obiettivo del recente piano è prendere tempo per evitare il dissesto finanziario per poter risanare la situazione senza la fretta che imponeva la vecchia pianificazione. Un obiettivo tecnico, ormai, più che politico dato che la maggioranza ha ufficialmente lo scorso dicembre la possibilità di risanare le casse per guadagnarne in immagine. Il debito c’è, quindi, ma non rischiamo di regredire nonostante non possiamo permetterci di ignorare che la frittata sia stata fatta. Sottostimare è stato il vero errore.

Antonio Raffaele La Forgia

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Commenti

  • Praticamente si e’ in presenza di un buco… senza fondo….
    Manfredonia verra’messa in vendita in blocco, con esclusione di chi ha gestito la stessa nell’ultimo … ventennio.
    Questi ultimi saranno costretti a trovare un’altra cittadinanza….????

    cittadino 29/01/2019 10:36 Rispondi

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