Martedì 3 Dicembre 2024

“MANFREDONIA IN RETE” lancia l’allarme: le discutibili decisioni su orari del Parco Archeologico di Siponto e del Castello mettono a rischio la presenza della città nei principali circuiti turistici”

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Stagione (turistica) nuova, problemi vecchi. Accade a Manfredonia (ma anche sempre più spesso in altri importanti città sedi di luoghi gestiti dal Mibact), dove, da qualche settimana è entrato in vigore il nuovo orario di fruizione del ParcoArcheologicodiSiponto che penalizza non solo il sito in questione, ma l’immagine e l’indotto turistico di tutta la città. Infatti, la fruizione del “periodo estivo” (aprile-settembre) avviene nella fascia oraria 12.30-21.30. Di fatto, si impedisce al mattino l’accesso a scolaresche e turisti che restano quotidianamente basiti, delusi e danneggiati fuori dai cancelli, provando – quasi come unica consolazione possibile – a scattare qualche foto ricordo da lontano.

Una situazione che “Manfredonia in Rete” (Contratto di Rete di operatori turistico – commerciali) stigmatizza fortemente assieme a quella degli orari domenicali\festivi di accesso al Castello-Museo Archeologico (il solo pomeriggio dalle ore 14; luogo, tra l’altro divenuto cantiere perenne) e della difficoltà di fruizione di altri importanti siti storico-culturali presenti in città. Aspetti non affatto di secondo piano – soprattutto in un momento delicato per l’economia locale – se si pensa al forte rischio che Manfredonia venga tagliata fuori dai principali circuiti turistici (in primis quello scolastico e dei cosiddetti “gruppi organizzati”) e bypassata a vantaggio di altre località limitrofe.

La difficoltà di confronto e concertazione con gli operatori e le Istituzioni locali, in particolar modo da parte del Mibact e del Polo Museale della Puglia, è finora un vulnus irrisolto per addivenire a possibili supporti e soluzioni durature nel tempo.
Pertanto, “Manfredonia in Rete” comunica sin da subito – a tutti i soggetti pubblici e privati interessati nella questione – la propria disponibilità a contribuire fattivamente all’avvio di un percorso che possa portare al superamento di questa fase di “emergenza organizzativa” che interessa il patrimonio storico-culturale della città e giungere ad un piano strutturato di gestione e promozione utile allo sviluppo di un’offerta turistica seria, funzionale e fruibile 365 giorni l’anno.

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