Mercoledì 24 Aprile 2024

Cartoline dal passato

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A me piace pensare che dietro ai piccoli eventi ci sia un senso più profondo.
Vent’anni fa un perfetto sconosciuto di un paesino in provincia di Bologna scrisse questa lettera alla signora Giovanna Guerra, mia nonna materna. Scelse mia nonna completamente a caso, solo perché portatrice del suo stesso cognome. Come si legge sulla lettera, le chiese di inviargli cartoline di Manfredonia, in quanto collezionista di tutte le cartoline d’Italia. Mia nonna non lesse mai questa lettera, poiché scomparsa poco prima. Mio padre ritiró la posta, compró cartoline e francobolli, ma si dimenticó di spedire il tutto.
Qualche giorno fa, vent’anni dopo, mia madre ha ritrovato la lettera in un faldone di documenti di mio padre. Indecisa fino all’ultimo, ha deciso di fare una telefonata al signor Guerra, temendo però che dopo vent’anni potesse essere morto. O che avesse traslocato o semplicemente cambiato numero. E invece dopo vent’anni il signor Guerra ha risposto, contrariamente a tutte le aspettative. Mia madre gli ha spiegato di essere la figlia di Giovanna Guerra, lui ha confermato di ricordarsi ancora della lettera e di non avere ancora cartoline di Manfredonia nella sua collezione.
E alla domanda “Vuole ancora che gliele mandiamo?” lui ha risposto di sì, assolutamente sì.
Forse parlo da collezionista di cartoline, a mia volta, quindi sentimentalmente coinvolta nell’hobby del signor Guerra . Forse parlo così perché è come se questa lettera segnasse una linea invisibile tra mia nonna e questo uomo sconosciuto. Forse o non forse, fatto sta che questa vicenda mi ha fatta emozionare parecchio.

Giuliana Scaramuzzi

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