Venerdì 26 Aprile 2024

Se solo gestissimo meglio i nostri rifiuti

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La questione della gestione dei rifiuti nel “nostro” mondo è un tema sempre di grandissima attualità che condiziona e condizionerà la nostra esistenza dal punto di vista ambientale ed economico. Ottimizzare il servizio di raccolta è un percorso in via di evoluzione: se non ho un cestino di rifiuti per strada come faccio ad essere civile? Se solo la gente non trasgredisse buttando rifiuti nei posti sbagliati e differenziasse di più, la buona percentuale di raccolta differenziata del Comune di Manfredonia oggi al 65% potrebbe dare ancora maggiori performance. Se solo chi dovrebbe controllare intensificasse il suo operato, molta più gente pagherebbe per le sue infrazioni. Dal 2015 Manfredonia ha iniziato un percorso di razionalizzazione della gestione dei rifiuti, adottando un piano per la raccolta differenziata, esteso a quasi tutto il territorio comunale. Parte integrante del piano di raccolta porta a porta, era la fornitura di mastelli per organico, plastica e metalli, vetro, carta e ci sarebbero dovute essere anche le compostiere domestiche da fornire ai cittadini proprietari di un giardino che ne facessero richiesta. Le compostiere domestiche hanno la finalità di trasformare, tramite un processo di degradazione aerobica, il rifiuto organico famigliare, misto alle ramaglie di sfalcio del giardino, in compost ovvero in fertilizzante per le stesse piante o orto che hanno prodotto materiale di pota. Il compost è quel terriccio che acquistiamo nei supermercati e sostituisce i dannosi ed inquinanti fertilizzanti chimici. Nel 2015, un progetto per il potenziamento del servizio di raccolta differenziata, finanziato dalla Regione Puglia, costato oltre 30 mila euro, per sopperire la mancanza di un servizio porta a porta nelle aree di Borgo Mezzanone, San Salvatore e Tomaiuolo, finanziò l’acquisto di un centinaio di compostiere domestiche che giacciono ancora oggi nei depositi Ase (una parte destinate al comune di Vieste beneficiario dello stesso progetto). Il regolamento comunale sulla gestione dei rifiuti urbani, approvato dal consiglio comunale nel luglio 2017 non previde le norme di gestione delle compostiere ed i relativi sgravi sulla tassa dei rifiuti (TARI) e per tale ragione oggi non possono essere fornite a chi ne fa richiesta. Decomporre nel proprio giardino l’organico ed il fogliame da pota per produrre concime sarebbe una notevole ottimizzazione nella gestione del recupero di questi rifiuti da parte di Ase che in aree come Siponto potrebbero essere diffusamente utilizzate. Siponto nell’ultimo periodo ha beneficiato di una maggiore attenzione in termini di recupero del verde prodotto dai tanti giardini, grazie ad un cassone di accumulo posto in area stazione ed alla presenza di una spazzatrice che presidia l’area con particolare attenzione. Sempre nei depositi Ase giace un macchinario di separazione di carta, plastica e metalli inutilizzata, sulla quale la Regione Puglia deve esprimersi sulla sua funzionalità e regolarità. Adesso c’è e qualcosa bisogna farne. Se solo la politica, piuttosto che concentrarsi sulla diffusione di comunicati stampa, per comunicare alla gente che sta gestendo le questioni, si occupasse realmente e più energicamente di risolvere i problemi burocratici, affrontandoli all’interno degli uffici tecnici e dirigenziali, probabilmente tante situazioni come questa, potrebbero essere risolte. Una buona gestione del rifiuto rende il nostro ambiente più vivibile e le casse comunali e dei cittadini potrebbero trarne un opportuno vantaggio, spetta alla politica trovare gli strumenti giusti per farlo. Visto che in questo periodo elettorale i candidati sono alla ricerca di temi da trattare, piuttosto che polemizzare o cincischiare, provino a portare delle soluzioni che fino ad oggi non sono riusciti nemmeno ad affrontare.

di Raffaele Di Sabato

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