Venerdì 4 Ottobre 2024

Scuola, in Puglia arriva la Dad per tutti fino al 5 marzo: a breve l’ordinanza

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Dopo ore di trattativa e un lungo stallo, Regione e sindacati raggiungono l’intesa. La nuova ordinanza sulla scuola, in vigore da lunedì fino al 5 marzo – quando da Roma arriverà un nuovo dpcm – prevede il 100 per cento della didattica a distanza (Dad) a partire dalle scuole per l’infanzia e fino alle superiori. Con un’eccezione soltanto per gli studenti disabili, gli alunni con bisogni educativi speciali e le attività di laboratorio. Ma sempre fino a un massimo del 50 per cento in ogni classe, sulla base di una autonoma valutazione da parte delle scuole e non dei genitori.

“Viene a cadere la cosiddetta libertà di scelta sulla frequenza scolastica concessa impropriamente alle famiglie dalle precedenti ordinanze, che costituiva il principale motivo del nostro dissenso in quanto rappresentava una vistosa anomalia della nostra scuola rispetto a quella del resto del Paese, oltre che ad essere in clamoroso contrasto con i principi costituzionali e gli assetti ordinamentali della scuola italiana”. Commenta così Antonio Romito, presidente dell’associazione nazionali presidi della Puglia, la nuova ordinanza regionale sulla scuola.

Dad (quasi) per tutti, dunque, come ha previsto l’accordo firmato dall’assessore per il diritto allo Studio, Sebastiano Leo, e dai sindacati di categoria nella tarda serata di venerdì 19 febbraio. Un documento che anticipa il contenuto dell’ordinanza del governatore Michele Emiliano.

Obiettivo: “Rallentare la curca epidemiologica su tutto il territorio alla luce della recrudescenza dei dati di contagio a causa della diffusione della cosiddetta ‘variante inglese'”, si legge nel verbale dell’intesa tra l’amministrazione e i sindacati.

La conferma dell’ordinanza arriva dall’assessore alla Salute, Pier Luigi Lopalco: “Il provvedimento sarà pubblicato a breve e abbiamo eliminato l’opzione della frequenza in presenza a scelta”. E poi: “Stiamo limitando al massimo la didattica in presenza per dare la possibilità a tutto il personale scolastico di vaccinarsi e ritornare a fare didattica in presenza più in sicurezza”.

Dunque, si punta agli istituti chiusi e alla didattica a distanza per vaccinare il più velocemente possibile il personale scolastico, visto che dal 20 febbraio parte la Fase 2 della campagna con la somministrazione dei vaccini alle 90mila unità del personale scolastico pugliese, evitando di far incrociare nello stesso istituto insegnanti e collaboratori che devono vaccinarsi con insegnanti e alunni che devono fare lezione.

La Regione del resto, carte alla mano, si è impegnata a una massiccia campagna di vaccinazione, forte di un tasso di adesione nelle file del personale scolastico fra il 70 e l’80 per cento. E questo “al fine di garantire la ripresa in sicurezza della didattica in presenza al 100 per cento”.

Nell’intesa c’è anche l’avvio “immediato” del piano che prevede 355 unità di personale sanitario nelle scuole, “in modo da garantire screening di massa periodico”.

Il testo dell’ordinanza era pronto nella serata di venerdì 19 febbraio, ma a ritardarne la pubblicazione è stato un incontro fra Regione e sindacati. Incontro che a un certo punto è arrivato a un vero e proprio stallo. Le sigle sindacali infatti hanno preteso didattica digitale integrata (vale a dire a distanza) per tutti. Senza margini di didattica in presenza. Poi è arrivata l’intesa, quindi la revoca dello sciopero di un’ora indetto dai sindacati per il 22 febbraio.

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