Giovedì 25 Aprile 2024

La statua di San Camillo De Lellis a Macchia Libera

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Martedì 25 maggio scorso, i religiosi Camilliani della comunità di Macchia Libera, unitamente all’Amministrazione comunale del Comune di Monte Sant’Angelo, e ai fedeli tutti, hanno inaugurato la statua dedicata a San Camillo e alle vittime del Covid-19, posta al centro della piazza della piccola frazione di Monte Sant’Angelo, di fronte alla sua graziosa Chiesa di borgata. La data scelta per l’inaugurazione è legata al Santo che nasceva proprio il 25 Maggio del 1550 in Provincia di Chieti. Camillo de Lellis, proclamato Santo nel 1746 da papa Benedetto XIV, è legato al territorio garganico, in quanto, dopo una prima parte di vita dissoluta ed abbandonata alla pigrizia, si convertì alla vita religiosa proprio nella “Valle dell’inferno”, luogo situato tra San Giovanni Rotondo e Manfredonia. Fu la sua devozione per gli infermi che portò il Santo a creare prima la “Compagnia dei Ministri degli Infermi”, poi l’“Ordine dei Chierici Regolari Ministri degli infermi”, quest’ultimo formata da confratelli a cui San Camillo chiese come quarto voto quello del servizio, sostegno e impegno verso tutti gli ammalati. La statua realizzata dall’artista Peter Porazik è stata pensata a lungo prima della sua realizzazione, ma il movente che ha fatto cristallizzare l’idea di rappresentare San Camillo con in braccio un infermo è stata proprio la pandemia. L’artista riferisce che “la prima particolarità della statua è proprio l’abbraccio di San Camillo al malato, non è portarlo sulle spalle o portarlo al suo fianco, ma tenerlo stretto tra le sue braccia guardandolo in viso”, e ancora “guardando la veste dei Camilliani possiamo notare che la croce non è al centro ma è spostata da un lato, croce su cui il malato, Cristo risorto, poggia la mano sinistra con al centro delle stigmate e nella mano destra, stringe una mascherina, simbolo inequivocabile della pandemia che ha colpito l’intero mondo”. Infine “la statua ritrae San Camillo con le maniche rimboccate ed i piedi scalzi a conferma della sua devozione totale a Dio e al suo continuo lavoro per esso”. Padre Alfredo Tortorella, della parrocchia di Santa Maria della Libera a Macchia, marina di Monte Sant’Angelo, insieme a Padre Aldo ed agli altri confratelli, hanno insistito molto nel veder realizzata quest’opera proprio al centro della piazza antistante la chiesa, simbolo di valorizzazione non solo del Gargano ma anche di tutte le periferie ed in particolare della meravigliosa frazione di Macchia, territorio pieno di risorse, di voglia di crescere e di dimostrare quanto di bello ha da donare ai propri cittadini, al Gargano ed a chiunque si soffermi a guardarlo con occhi privi di pregiudizi.

di Mirella Mangini

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