C’è un gran fermento nella politica locale, per concorrere a rappresentare Manfredonia nel prossimo quinquennio. Questo è lodevole, ma non ci deve far mettere in second’ordine le impellenti necessità della città, anzi è questo proprio il momento di battersi, fin da subito, per i suoi interessi. E qui parliamo di una bella pietanza avvelenata che ci vorrebbe servire il Comune di Monte Sant’Angelo, con una spesa di circa 11 milioni per loro, scaricando tutte le conseguenze negative del suo sconsiderato atto su Manfredonia.
Il progetto perverso si è avviato fin dal mese di agosto 2018, per cercare d’insediare nella Piana di Macchia un impianto che lì non poteva stare, perché l’art. 21 del Regolamento del Consorzio per l’Area di Sviluppo Industriale di Foggia (ASI) non lo permetteva, giacché “le distanze minime imposte dal regolamento rendono di fatto impossibile la localizzazionedi qualsiasi impianto di gestione dei rifiuti”.
Allora, il Consiglio di Amministrazione dell’ASI, il 25 agosto 2018, riunito sotto la Presidenza di Angelo Riccardi, con verbale n. 19, modificava il detto Regolamento, per rendere possibile questo tipo di insediamenti, inserendo la modifica dell’art. 22 bis che detta: “Per la localizzazione degli impianti ambientali per il trattamento delle frazioni secche di rifiuto da raccolta differenziata (carta, plastica metalli, ecc.) nell’agglomerato di Manfredonia-Monte Sant’Angelo, non si applicano i limiti di cui ai commi 21 e 22”.
A questo occorre aggiungere che, per quanto questa industria si ammanti di essere “industria del riciclo”, è risaputo che il comparto plastica è da tempo indagato per lo sviluppo di sostanze chimiche preoccupanti, sviluppate durante il riscaldamento dei materiali e per la presenza di numerosi additivi pericolosi. Inoltre, è bene che tutti sappiamo che solo una minima parte del rifiuto di plastica viene riciclato, il resto è smaltito come combustibile per alimentare le centrali termoelettriche. In passato siamo intervenuti più volte denunciando la mancanza di informazione e coinvolgimento della comunità locale, sulla quale ricadrebbero le conseguenze di scelte scellerate. Il comunicato di Forza Italia di Monte Sant’angelo conferma i nostri timori, perché dà per certa la costruzione del termovalorizzatore.
Il sindaco D’Arienzo ha sempre smentito la costruzione di un termovalorizzatore, ma di fatto ancora non fornisce nessuna relazione tecnica, come non la fornisce ancora l’AGER.
Insomma, fuori dai denti, stiamo parlando di un mega impianto per il trattamento e il recupero della plastica di tutto il Meridione, con annesso, molto probabilmente, relativo inceneritore, vicinissimo a Macchia ed alla nostra città, simile a quello contro il quale tante volte Manfredonia si è ribellata!
A tutto questo si aggiungono le mire della società Seasif Holding, che ha chiesto la concessione esclusiva, per 25 anni, di tre banchine del porto “Alti Fondali” e parte dell’area retroportuale, per il trattamento di bentonite e scarti minerali, che andrebbero ulteriormente ad inquinare un’area già fortemente degradata, la cui bonifica, lontano dall’essere ultimata, lascia molti dubbi ed ombre.
Perciò, vista la gravità della situazione, rivolgiamo un accorato appello a tutte le forze che si stanno attivando, per dare un governo alla nostra città, affinché anch’esse facciano sentire, con la necessaria energia, la propria voce, per poter sventare questo nuovo mostro che si sta per abbattere su di noi.
Anche per dimostrare che la città si deve amare e custodire sempre, non soltanto in campagna elettorale.