Venerdì 19 Aprile 2024

Francesco Maria Agolino, pittore, poeta, scrittore

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UN ROMANZO, una serie di quadri a olio, poesie: ovvero Francesco Maria Agolino. I segni distintivi di un artista a tutto tondo come si offrirà sabato 9 aprile prossimo a Siponto in un incontro col pubblico nella sede della “Fondazione Centro residenziale di studi pugliesi Michele Melillo”, che si conferma presidio e riferimento di interessanti proposte culturali. Come quella programmata per questo fine settimana per la presentazione del romanzo di Francesco Maria Agolino edito da “appula aeditua” per la serie “Piccola Collana di narrativa” emanazione di “Lingua e Storia in Puglia” fondata da Michele Melillo e diretta da Armistizio Matteo Melillo che prosegue le attività storiche-culturali del Centro studi residenziali sipontino.

IL PREMIO del romanzo “La luna sul cortile” sarà accompagnato da una vernice di opere di Agolino esposte nell’adiacente sala dedicata al museo etnografico, nonché dalla lettura di alcune sue poesie del Maestro. Tre espressioni artistiche di un personaggio dai mille interessi, inquieto, divoratore di novità che cerca di catturare con i colori e fissarle sulla tela, o di imbrigliare nei versi di poesie nostalgiche i contorni sfuggenti di una realtà che ha inseguito per tutta la sua lunga esistenza. Il romanzo appena pubblicato per tanti aspetti vuole essere la sintesi e al tempo stesso la chiave di lettura di un artista, un uomo, che nonostante le molteplici attività non è riuscito a trovare l’antidoto a quello che gli si agitava dentro.

IL ROMANZO che sarà commentato da Armistizio Matteo Melillo, è il racconto del peregrinare di un giovane che evade dalla sua natia Napoli alla ricerca di quello che gli agita dentro man mano che passano gli anni. Un incedere pressoché a tentoni nei meandri della vita che ha di volta in volta condizionato le scelte di vita e artistiche dell’autore. Firenze, Venezia, Roma sono le prime tappe nelle quali germoglia quella che sarà la sua vis artistica. Decisivo il suo approdo a Manfredonia nel 1974: si sposa e si iscrive all’Accademia di Belle arti di Foggia. È un periodo di intenso lavoro nel quale affina la sua tecnica espressiva. Nel 1976 espone con successo all’Expo Arte di Bari. Ma ancora una volta Agolino guarda oltre. «Due facce, una la vedo, l’altra la immagino» scriverà in una poesia. Torna in Campania, a Ischia dove si ferma per dodici anni a dipingere le magie dell’Isola Verde. Ma è il Gargano a metterlo di nuovo in viaggio che riprende tuttavia dopo un anno per trasferirsi a Senigaglia dove per ora risiede.

TESTIMONIANZE rivelatrici di tanto girovagare, dei tomenti e delle delusioni, ma anche delle gioie e delle speranze, sono le sue opere che spaziano dal figurativo, all’informale, all’astratto, ma anche le poesie (saranno commentate da Mariantonietta Di Sabato): un patrimonio di esperienze e di saperi a colori che nonostante tutto rendono il senso della vita.

Michele Apollonio

 

 

 

 

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