Venerdì 19 Aprile 2024

La condizione sociale della città al vaglio dei pensionati

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OGNI cento giovani ci sono 171,5 anziani, in una popolazione che dal 31.12.2020 al 31.5.2022: un anno è passata da 55.029 a 54.153 con una diminuzione secca di 876 unità. Manfredonia una città di anziani ber buona ventura in gran parte pensionati che sostengono buona parte dell’economia locale. Si sono riuniti in assemblea convocata dalla SPI-CGIL per discutere dei problemi della città, fare il punto della situazione socio-economica. Il profilo tracciato è quello preoccupante ormai consolidato.

«CON i sit-in davanti all’ospedale di Manfredonia abbiamo rimesso al centro dell’agenda politica lo scandalo assoluto delle liste d’attesa”, dichiara Raffaele Notarangelo, segretario Lega SPI Cgil di Manfredonia. “Molti anziani, anche qui a Manfredonia, spesso rinunciano a curarsi”, ha denunciato Alfonso Ciampolillo, segretario generale SPI Cgil Foggia.

NELLA sala gremita, la discussione si infervora. Numerosi gli interventi. «Farcela è diventato sempre più difficile». «Sono davvero troppe le famiglie e numerosi gli ultrasessantacinquenni che non ce la fanno più: le bollette da pagare sono diventate altissime, è rincarato il pane, sono aumentati i prezzi di tutti i generi alimentari, soprattutto quelli di più largo consumo». «A Manfredonia, in una delle città più belle e più grandi della provincia, due anni di pandemia hanno eroso pesantemente i pochi risparmi delle famiglie, tanti pensionati hanno sostenuto come potevano i propri figli e nipoti ma ora siamo agli sgoccioli». «Di giovani, per fortuna, ce ne sono ancora molti in città, nonostante l’emigrazione sia un fenomeno di ampie proporzioni, ma trovare un lavoro vero, retribuito decentemente e con un minimo di stabilità resta comunque impresa non facile». «Hanno inciso negativamente anche gli anni di commissariamento del Comune. Ma adesso che un sindaco e un’amministrazione ci sono, questi devono darsi una mossa, devono stare a sentirci, bisogna creare le condizioni per una nuova stagione di diritti e di sviluppo».

PER OLTRE due ore dall’assemblea si levano voci accorate che tratteggiano una situazione al limite della sopportazione. È uno stillicidio continuo pacato ma energico e soprattutto preoccupato di persone che dopo una vita di sacrifici si ritrovano difronte un orizzonte di buie delusioni. «Noi non ci rassegniamo» cerca di rincuorare ma nello stesso tempo a invitare a persistere nella lotta Ciampolillo. «Gli anziani ricordano bene quali e quanti sacrifici sono stati fatti per costruire uno stato sociale, per sostenere i diritti di famiglie, lavoratrici e lavoratori, siamo e saremo ancora più vigili ora che quelle conquiste, dopo aver subito già dei duri colpi in questi anni, sono messe ulteriormente a rischio da politiche di destra, più vicine agli interessi dei ricchi che a quelli di chi ha difficoltà. La passione e la partecipazione dei pensionati di Manfredonia – ha soggiunto – sono il miglior viatico per rinnovare un impegno che resta forte e determinato».

L’ANIMATA assemblea ha poi confermato Notarangelo alla segreteria cittadina ed eletto i componenti Michele Spinelli, Nino Fabrizio, Antonio Pacilli, Nicola Del Popolo, Carmela Rinaldi, Sanka Bauski, Libera Grilli, Giuseppe Basta e Angela Garzia. I delegati al Congresso provinciale SPI Cgil sono Nino Fabrizio, Michele Spinelli, Carmela Rinaldi, Sanka Bauski e Antonio Pacilli.

  Michele Apollonio

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