Venerdì 26 Aprile 2024

Conflitto d’interesse e questione morale: l’agente Panza si dimetta o il PD gli revochi incarichi

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Alt, superato ogni limite! Può un agente di Polizia Locale ricoprire un doppio ruolo politico in un partito che si colloca in contrapposizione al governo di un Comune di cui è dipendente?
Evidentemente è un problema che il tracotante Pd (e tutta l’opposizione) non si è posto, anzi ha enfatizzato e festeggiato la nomina di Matteo Panza (agente della Polizia Locale del Comune di Manfredonia), già segretario cittadino in carica, nella segreteria regionale con le deleghe alle feste dell’unità, pesca e mare. Addirittura un post pubblico del consigliere regionale Paolo Campo “Buon lavoro compagno” con tanto di foto.

Un macroscopico ed inaccettabile conflitto d’interesse che deve essere immediatamente risolto. L’agente Panza è uno storico militante del PD, e su questo nulla questio poiché nella vita privata ognuno ha il diritto di professare il proprio libero pensiero; ma già nelle funzioni di segretario cittadino, negli ultimi mesi ha rilasciato discutibili dichiarazioni personali agli organi di stampa, oltre alla pubblicazione di post social dello stesso circolo, nei confronti dell’Amministrazione di cui è dipendente.

Inoltre, come può svolgere il suo ruolo di Pubblico ufficiale con assoluta imparzialità e soprattutto in tutela di atti ed informazioni riservate se nello stesso tempo ha palesi ed antitetici interessi politico-partitici? A livello giuridico-amministrativo Panza può svolgere contemporaneamente tutti questi ruoli, ma assolutamente no per etica professionale e morale.

Cosa ne pensano gli attentissimi ed integerrimi consiglieri di opposizione del Comune di Manfredonia? Siamo certi che converranno con noi che Panza deve essere rimosso dai ruoli di segretario cittadino Pd e componente della segreteria regionale del partito, o che egli stesso faccia un opportuno gesto di responsabilità rassegnando le proprie dimissioni.

In attesa di loro pubblica presa di posizione in merito, chiediamo ai due Segretari D’Arienzo (provinciale) e De Santis (regionale) di riflettere su questo grave ed imbarazzante conflitto d’interesse, avviando tutte le procedure necessarie alla sua sanatoria.

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