Era annunciata difficile la gara, che valeva la finale dei playoff del girone A, del Manfredonia contro l’ostico e organizzato Bisceglie. Il risultato “ad occhiali” ripetutosi nella stagione regolare, in entrambi i match, poteva essere un obiettivo per i Sipontini ma non certo per i Biscegliesi, obbligati a vincere avendo a disposizione solo i tempi supplementari. Alla fine è prevalso il noto “non c’è due senza tre”: 
è stato ancora zero a zero, con le porte inviolate solo per grossolani errori dei finalizzatori o per bravura dei due estremi difensori: Gianmarco Chironi per il Manfredonia ed il foggiano, ex Donia, Stefano Tarolli tra i pali del Bisceglie, voluto da Mister Franco Cinque che ha guidato la compagine neroazzurrostellata fino a dicembre. Da Bisceglie hanno reclamato la mancata concessione di due rigori, documentati anche da un video circolato sui social. Entrambi i falli erano da sanzionare, gravi le sviste dell’arbitro. Sarebbe stato bello se la partita si fosse sbloccata addirittura nel primo tempo, le squadre si sarebbero “alzate”, “aperte” e ne sarebbe venuto fuori uno spettacolo più degno del valore tecnico dei due contendenti. E’ stata una gara molto equilibrata con i Sipontini, sempre in controllo e pronti a ripartire, che hanno avuto il vantaggio, nel finale e nei tempi supplementari, di poter contare su una rosa più ampia e su una panchina di maggiore spessore tecnico. Quitadamo, di gran lunga il migliore in campo, a tratti è stato imprendibile e sempre raffinato nelle giocate. Alla fine il risultato più giusto è stato il pari espresso dal campo, magari ci poteva stare qualche marcatura. Adesso si guarda alla sfida cruciale contro l’avversario da tempo annunciato. Il Gallipoli ha ribattuto l’Ugento soffrendo meno del Manfredonia e non giocando i supplementari. I mister De Candia e De Santis sicuramente devono registrare meglio la fase difensiva: concedere ai leccesi le occasioni nitide che ha avuto il Bisceglie potrebbe essere pericoloso e mettere a rischio la serie D. Si giocherà il 21 a Fasano. Mancherà l’importante apporto del Miramare, rimesso a nuovo, e gremito in gradinata est ed in tribuna, meno in curva sud ed in quella degli ospiti. Scarsa la presenza anche in sala stampa dove soli pochi giornalisti si sono viste accettate le richieste di accredito. Un nuovo inedito (mai accaduto prima!) per il Manfredonia degli ultimi anni.
di Antonio Baldassarre
