Domenica 28 Aprile 2024

Quarant’anni del Nuovo Centro di documentazione storica

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Sono stati festeggiati nell’Auditorium “Cristanziano Serricchio” i quarant’anni del Nuovo Centro di documentazione storica, prosecuzione del Centro di documentazione storica di Manfredonia fondato nell’ottobre del 1983. In tutti questi anni di attività del Nuovo Centro di documentazione storica, come ha riferito l’attuale presidente Michele Ferri, non si possono contare le innumerevoli iniziative promosse dell’associazione: convegni con la partecipazione di illustri docenti universitari ed esperti nei diversi ambiti delle ricerche trattate; il patrocinio alle pubblicazioni prodotte dai soci sulla storia di Siponto Antica e Manfredonia, ma anche il dialetto, le tradizioni, la cultura contadina e marinara, la religione, le istituzioni politiche e culturali, la medicina e i personaggi della storia cittadina, e poi ben dodici bollettini che raccolgono le ricerche dei soci su temi di carattere storico culturale su Manfredonia e il suo territorio. Tutto questo finalizzato allo sviluppo della conoscenza della nostra città e del suo comprensorio sotto il profilo storico, socio-economico, linguistico, archeologico e artistico, ma anche al recupero della documentazione storica sulla città e il suo territorio, nonché la pubblicazione in monografie e in riviste dei risultati e delle ricerche eseguite dagli associati. Insomma, un piccolo patrimonio di ricerche e di storia locale che in quarant’anni di attività è ormai diventato un cospicuo e prezioso tesoro di documentazione. A festeggiare questi primi quarant’anni è stato chiamato il professor Stefano Picciaredda, docente di storia contemporanea all’Università di Foggia, che nella sua relazione “Comprendere la storia per pensare al futuro” ha messo in evidenza l’importanza del lavoro dei soci del Nuovo Centro di documentazione storica in tutti questi anni, lavoro di ricerca in archivi spesso difficilmente accessibili o fuori città. Ha anche suggerito la possibilità di digitalizzare tutte le pubblicazioni per poterle rendere fruibili e facilmente reperibili dalle nuove generazioni che vogliano approcciarsi allo studio della storia patria e hanno difficoltà a relazionarsi con i libri di carta. Una storia, quella dei nostri luoghi, che non finisce mai di stupire e che va recuperata e diffusa per non restare chiusa e dimenticata in archivi polverosi.

Mariantonietta Di Sabato

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