Lunedì 29 Aprile 2024

4mila ricci di mare sequestrati

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A Mattinatella pescati di frodo da quattro della BAT

QUATTROMILA ricci di mare pescati, sequestrati e restituiti al mare. È in sintesi l’oggetto di due operazioni combinate Guardia costiera di Manfredonia e Carabinieri della Compagnia di Manfredonia volta al contrasto della pesca abusiva e della tutela dell’ambiente marino nel territorio del golfo adriatico. Teatro dell’intervento, Mattinatella, amena località sulla riviera garganica di Mattinata. Ai militari della Guardia costiera e dell’Arma benemerita, impegnati lungo la costa nelle quotidiane attività di controllo del territorio, non è sfuggita la presenza di due autovetture con a bordo due soggetti con fare sospetto. E infatti erano i corrispondenti a terra di due pescatori subacquei intenti alla raccolta di ricci di mare. «Una attività – ha spiegato il comandante della Capitaneria di porto di Manfredonia, capitano di fregata Antonio Cilento – che una legge della Regione Puglia del 2023 ha bloccato per tre anni al fine di garantire un periodo congruo di ripopolamento della specie al fine di preservare la risorsa ittica e scongiurare il rischio di estinzione della specie dovuto ai massicci prelievi».

DALLA ispezione eseguita sono state rinvenute tre casse di ricci per un numero complessivo di 4mila esemplari appena raccolti dai due subacquei che i militari hanno accertato provenire, unitamente agli altri due sorpresi a terra, dalla provincia di Barletta. Naturalmente erano privi di qualsivoglia autorizzazione alla pesca subacquea eppertanto la raccolta di quei ricci era abusiva ancorché contro legge.

IL PRODOTTO sequestrato è stato trasportato alla Capitaneria di porto di Manfredonia e sottoposto alla ispezione del personale veterinario dell’Asl Foggia che accertava la sussistenza dello stato vitale dei ricci che pertanto venivano rigettate nel loro habitat naturale. I pescatori di frodo se ne sono tornati senza quel prezioso bottino e con 4mila euro di sanzioni amministrative. Ben poca e soprattutto inutile pena dal momento, come l’esperienza ricorda, torneranno all’assalto degli indifesi ricci il cui valore sui mercati clandestini è molto più elevato delle sanzioni comminate. Tra i molluschi oggetto di interesse dei pescatori di frodo, vi è anche il ricercatissimo dattero di mare che vive annidato nella roccia calcarea della riviera garganica. Catturarlo significa distruggere interi tratti di scogliera con quali nefasti danni per l’habitat marino è facile immaginare. Per gustare le indiscutibili prelibatezze del mare ci sono altri frutti di mare ugualmente deliziosi e pescabili in determinati periodi dell’anno.

  Michele Apollonio

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