Martedì 30 Aprile 2024

Vieste a Sanremo con Max Gazzè

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Galeotta sicuramente è stata la Festa Patronale di Carpino organizzata dalla Proloco di Michele Simone e dal Comitato Feste che la scorsa estate ha portato Max Gazzè sul Gargano. Il famoso cantautore ha tenuto un concerto a Carpino lo scorso 19 agosto e in quell’occasione ha visitato i nostri luoghi. Tra questi c’è Vieste e qui deve averlo colpito davvero tanto la leggenda di Pizzomunno e Cristalda, tanto da ispirargli una canzone.

La romantica storia d’amore del giovane Pizzomunno pietrificato sulla spiaggia in attesa della sua amata Cristalda, rapita dalle sirene per gelosia, ha smosso quindi l’immaginario di Max Gazzè e siamo certi che alle bellissime parole del testo si unirà una splendida melodia.

Il tema della canzone era stato annunciato lo scorso 15 dicembre, ma oggi il testo è stato reso noto.

Non vediamo l’ora di ascoltarla.

Ecco il testo:

La leggenda di Cristalda e Pizzomunno di Max Gazzé:

Tu che ora
Non temi,
Ignorane
Il canto…
Quel coro ammaliante

Che irrompe nella mente
E per quanto
Mulini
Le braccia oramai
Non potrai
Fare più niente.

Ma se ti rilassi
E abbandoni
Il tuo viso
A un lunghissimo
Sonno,
O mio Pizzomunno,
Tu guarda
Quell’onda
Beffarda
Che affonda
Il tuo amore indifeso.

Io ti resterò
Per la vita fedele
E se fossero
Pochi, Anche altri cent’anni!
Così addolcirai gli inganni
Delle tue sirene…
Cristalda era bella
E lui da lontano
Poteva vederla
Ancora così
Con la mano
Protesa
E forse una lacrima scena
Nel vento.

Fu solo un momento,
Poi lui sparì
Al largo
E lei in casa cantando…
Neppure il sospetto
Che intanto
Da sotto
La loro vendetta
Ed il loro lamento!

Perché poveretta
Già avevano in cuore
I muscoli tesi
Del bel pescatore,
E all’ennesimo
Suo rifiuto
Un giorno fui punito!
Ma io ti aspetterò…
Io ti aspetterò,
Fosse anche per cent’anni aspetterò…
Fosse anche per cent’anni!

E allora dal mare
Salirono insieme
Alle spiagge
Di Vieste
Malvaghe
Sirene…
Qualcuno le ha viste
Portare
Nel fondo
Cristalda in catene
E quando
Le urla
Raggiunsero il cielo,
Lui impazzì davvero
Provando
A salvarla,
perché più non c’era…
E quell’ira
Accecante
Lo fermò per sempre.

E così la gente
Lo ammira
Da allora,
Gigante
Di bianco calcare
Che aspetta tuttora
Il suo amore
Rapito
E mai più tornato!

Ma io ti aspetterò…
Fosse anche per cent’anni aspetterò…
Fosse anche per cent’anni aspetterò…
Fosse anche per cent’anni!
Io ti aspetterò
Fosse anche per cent’anni!

Si dice che adesso
E non sia leggenda,
In un’alba
D’agosto
La bella Cristalda
Risalga
Dall’onda
A vivere ancora
Una storia
Stupenda.

 

Articolo presente in:
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