Giovedì 25 Aprile 2024

Made in Italy, Mongiello: "Qualità sotto attacco nei Paesi del fake food"

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“E’ sempre più netta la sensazione che il Made in Italy sia sotto attacco dei Paesi in cui ci sono pezzi di economia che fatturano miliardi grazie all’Italian sounding e al fake food, prodotti che mortificano la nostra qualità e sono un potenziale pericolo per la salute dei consumatori”. Lo ha affermato l’on. Colomba Mongiello, componente della Commissione Agricoltura di Montecitorio, nell’intervento all’affollata presentazione del libro ‘Extraverginità’ dello statunitense Tom Mueller, svoltasi questa mattina alla Camera dei Deputati ed a cui hanno partecipato, oltre all’autore: l’on. Nicodemo Oliverio, capogruppo del PD in Commissione Agricoltura, Pietro Sandali, direttore generale Unaprol, e Amedeo De Franceschi, vice comandante del NAF del Corpo Forestale dello Stato.
“Se negli USA ci fosse una legge Mongiello a difesa dell’olio extravergine d’oliva – ha esordito Tom Mueller – il New York Times scriverebbe ben altro rispetto alle tante inesattezze riportate a proposito dell’olio italiano, prodotto di straordinaria bontà e frutto di millenni di lavoro e cultura”.
“È evidente a tutti che ci sia qualcosa che non funziona tanto nella filiera produttiva che in quella commerciale – ha affermato Nicodemo Oliverio – Purtroppo l’Europa presta molta attenzione alle lobby industriali e meno ai produttori di qualità. Uno dei motivi per cui dobbiamo insistere con l’azione legislativa a difesa del Made in Italy è farci carico di attivare subito la Commissione parlamentare contro la contraffazione, valorizzando l’apporto dei parlamentari che si sono già impegnati attivamente e positivamente in questo delicato e strategico settore”.
“Se negli Stati Uniti consumassero più olio e meno Junk food gli statunitensi sarebbero meno obesi e starebbero meglio in salute” ha ironizzato Colomba Mongiello prima di lanciare un appello alla “vigilanza sulla crescita della diffusione del Made in Italy taroccato.
Il libro di Tom Mueller è un atto d’amore verso l’olio e l’Italia, ma non un amore cieco. Personalmente sono così consapevole dell’esistenza di problemi da aver promosso una legge che difende la qualità dell’olio e punisce severamente, finanziariamente e penalmente, contraffattori e agropirati.
Mi piacerebbe che il NYT trovasse spazio per mettere all’indice i Paesi europei che non producono olio o altro cibo della Dieta Mediterranea e che sono i principali avversari alle norme sulla tutela dell’origine e sull’indicazione evidente dell’origine nelle etichette, perché le loro industrie ed i loro ristoranti sfornano e servono prodotti apparentemente italiani ricavandone valore aggiunto di gran lunga superiore a quello ottenuto con i prodotti, chessò, inglesi o olandesi
Con l’Europa dobbiamo trovare sintonia normativa sulla trasparenza, la tracciabilita e la difesa dell’origine del cibo – ha concluso Colomba Mongiello – Contiamo molto sul presidente del Consiglio e sul semestre di presidenza italiana dell’UE per arrivare a sciogliere questi nodi e trovare un percorso comune a difesa della qualità e del Made in Italy”.

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