Venerdì 26 Aprile 2024

Sarà eliminata la barriera sottomarina all’imbocco del bacino portuale commerciale

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Il Comandante Notaro ha indetto un summit per affrontare il problema

Sarà rimosso il cavo elettrico che alimenta i fanali di testa dei due moli del porto commerciale di Manfredonia. E’ quanto è stato deciso nel corso di un tavolo di lavoro convocato dal comandante della Capitaneria di porto di Manfredonia C:F: Marcello Luigi Notaro e al quale hanno preso parte il Commissario della locale Autorità portuale, alcuni rappresentanti del Comando Zona Fari, segnalamenti militari di Taranto, personale del Provveditorato interregionale opere marittime.

Il cavo venne posizionato negli Anni 2000 tra i due fanali sul fondale all’imboccatura del porto e fissato con una coltre di massi alta circa un metro. Una vera barriera sottomarina che ha costituito una consistente riduzione del pescaggio in un tratto particolarmente delicato per la manovra dei natanti in entrata e in uscita dal bacino portuale.

“I fanali di ingresso del porto commerciale di Manfredonia – spiega il comandante Notaro – sono stati oggetto di una attività di ammodernamento con l’utilizzo di illuminazione a led alimentati con pannelli solari e dunque resi indipendenti l’uno dall’altro. Inoltre sono stati istallati sistemi di rilevamento e controllo a distanza di eventuali anomalie o avarie. A questo punto il persistere del cavo sottomarino non ha più ragione di essere e va pertanto eliminato costituendo un inutile limite per l’ingresso e l’uscita delle unità navali”.

Una esigenza sulla quale i vari convenuti si sono trovati d’accordo. La discussione si è pertanto spostata sul piano operativo per ricercare le giuste sinergie per individuare una risoluzione al problema di pratica attuazione. Sono state perciò valutate le diverse modalità tecniche e le procedure amministrative propedeutiche all’eventuale affidamento dei lavori necessari a rimuovere l’ostacolo costituito dal cavo sottomarino.

In tal senso si sono pronunciati favorevolmente il Commissario all’Autorità portuale e il Provveditorato interregionale opere pubbliche.

“Il tavolo tecnico tenutosi – ha osservato il comandante Notaro – è valso ad affrontare un problema di non poca rilevanza la cui eliminazione pone le basi per garantire l’accesso in sicurezza al porto a navi con maggiore pescaggio, quali ad esempio quelle da crociera, e costituire dunque una maggiore opportunità di rilancio commerciale di quel porto”.

Rimane l’altro gravoso problema che condiziona la funzionalità di quel bacino portuale, vale a dire il suo dragaggio: da anni annunciato dal Commissario portuale e per il quale sono disponibili anche i fondi necessari, ma fin qui mai realizzato.

Michele Apollonio

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