Venerdì 19 Aprile 2024

Auguri Tinella!

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Cento anni fa, il 29 ottobre 1914, nasceva a Manfredonia Elisabetta Capurso, nota ai più come Tinella. Nonostante sia scomparsa da oltre trent’anni, l’impronta e il ricordo di questa donna dal carattere allegro e dalla personalità poliedrica restano indelebili nella memoria di chi ebbe la fortuna di conoscerla e apprezzarne le innate capacità di attrice, scenografa, nonché abile ideatrice e artefice di meravigliosi costumi di carnevale. La vita di Tinella ha una svolta all’età di nove anni, quando, a causa di un banale incidente durante un gioco tra bambini, cade e si rompe una gamba. I mesi di riposo forzato la portano a divorare libri di ogni genere, arricchendo la sua mente di conoscenze storiche, geografiche e letterarie superiori a quelle dei suoi coetanei. Al tempo stesso, Tinella cominciava a creare abiti e accessori fantasiosi per le sue bambole. 1917,Tinella Capurso a tre anniFinita la convalescenza, però, ha un’amara sorpresa: la gamba fratturata risulta più corta dell’altra. La sua forza d’animo e il suo carattere aperto fanno sì che questo handicap non diventi un limite, ma spesso uno spunto per ironizzare su se stessa e sul mondo che la circonda. Già nel 1940 Tinella sceglie il teatro quale luogo per esprimere al meglio la sua verve, “mossa dalla sua sacrosanta e bellissima inquietudine dell’essere”, come ci ha detto sua nipote Rita. Nel 1945 entra nell’Associazione “Amici dell’arte”, diretta da Giuseppe Brigida, e recita in La nemica di Dario Niccodemi, interpretando la parte della Contessa di Bernois. 1957, Tinella Capurso e Elena D'Onofrio in televisioneQuesta fu solo la prima delle innumerevoli rappresentazioni di alto livello, fra le tante anche La fiaccola sotto il moggio di D’Annunzio. Tinella emerge sempre per l’estrema naturalezza della recitazione sia in italiano che in dialetto. Le recensioni che la riguardano, all’epoca, sono sempre prodighe di elogi. Ma la sua bravura esce anche fuori dai confini cittadini. Infatti nel 1957 viene invitata a partecipare ad una trasmissione televisiva nazionale nella quale, insieme a Elena D’Onofrio, recita in dialetto una scenetta intitolata La Novena. Indimenticabile poi la sua interpretazione di Seponde in Storje e Patorje a Manfredonje di Vittorio Tricarico, nel 1977, che consacrò la sua versatilità in campo teatrale. Tinella recitò nella compagnia diretta da Giuseppe Brigida fino a metà degli anni ’70, quando passò nella Compagnia “Teatro Stabile Città di Manfredonia”, all’epoca diretta da Antonio Valente, dove recitò fino all’inizio degli anni ’80, per poi abbandonare le scene. Ma Tinella è famosa nella nostra città anche per i fantasiosi vestiti realizzati per il Veglioncino dei bambini fin dalle prime edizioni. Abiti che non si limitava solo a cucire; li ideava lei stessa, dando libero sfogo alla propria fantasia e 1977,Tinella Capurso in Storje e patorje a Manfredonjeattingendo dal suo incredibile bagaglio culturale. Abiti come quello di Teodora, La dea Tara, La ragazza di Giava, L’uccello di fuoco, Il ballerino Maya, richiamavano all’epoca personaggi sconosciuti ai più, ma che lei conosceva benissimo e realizzava con dovizia di particolari, utilizzando i pochissimi mezzi a disposizione in quel periodo. Dalle sue mani laboriose e infaticabili, dal suo estro e dalla sua fantasia venivano fuori come per magia piccoli capolavori. Non è un caso, dunque, se il nostro carnevale si fregia di un trofeo a lei intitolato. Nel centesimo anniversario della sua nascita ci è sembrato doveroso, perciò, ricordarla e farle gli auguri, perché l’anima di Tinella vive in ogni manfredoniano che si cimenti nel teatro, in tutti coloro che rendono favoloso il nostro carnevale, ma soprattutto in quelle persone che fanno diventare talento le proprie mancanze.

Mariantonietta Di Sabato

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  • Auguri a Tinella! Grande attrice e grande persona. Certo un riconoscimento da parte della Città sarebbe un’ottima iniziativa.
    Con affetto, Arturo

    tiger 01/11/2014 11:35 Rispondi
  • Oggi Tinella avrebbe compiuto 100anni sarebbe carino che, questo giorno, ogniuno di noi gli dessimo virtualmente gli auguri su questo gruppo. Sarà un modo per ricordarci di quei tempi e dei momenti in cui ci sapeva far sorridere. Vi prego di estendere questo invito a quanti non risultano nel gruppo di cui sapete la vicinanza avuta con Tinella (Es.: figli di Giuseppe Brigida, Lello Arena, Racioppa, le Valente ecc.) per poterli in qualche modo coinvolgere in questa modesta iniziativa. E, come in ogni compleanno che si rispetti, ogniuno di noi porterà il proprio “presente” in forma di una foto, un racconto, un link qualcosa che possa ricordare carattere di Tinella nelle sue mille sfaccettature, anche un semplice “mi piace”, grazie.
    https://www.facebook.com/groups/709796982425820/

    Palumbo Gaetano Michele 29/10/2014 15:16 Rispondi
    • E’ con grande piacere che io e le mie sorelle ricordiamo Tinella, la sua forte personalità, la sua straordinaria bravura. E’ una persona che non si dimentica facilmente e che fa parte dei “bei ricordi” della nostra vita.Auguri, cara Tinella!
      Roberto Brigida.

      Roberto Brigida 30/10/2014 13:23 Rispondi
  • Ho avuto la fortuna di conoscerla e di recitare con lei in “Filumena Marturano” di Eduardo De Filippo, regia di Dina Valente, Teatro stabile di Manfredonia. Attraverso i miei racconti la conoscono anche le mie figlie, nate dopo la sua dipartita. Indimenticata ed indimenticabile. Una di quelle persone che lasciano un segno, un’impronta nella vita. Posso dire , sinceramente, di volerle ancora bene. Ciao Tinella.

    Vincenzo D'Ambrosio 29/10/2014 13:41 Rispondi
  • Non so se arrivo in ritardo, ma sarebbe un bel gesto proporre una via, un vicolo, una piazzetta etc… dedicata a lei. Nella nostra città dovrebbero esserci dei luoghi dedicati a chi ha dato qualcosa di positivo alla propria comunità.

    pontino 29/10/2014 11:06 Rispondi

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