Giovedì 25 Aprile 2024

'I disoccupati del mercoledì' del mercato di Manfredonia scrivono a Mattarella: "Noi dimenticati"

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“Caro Presidente Mattarella,

i nostri migliori auguri per la Sua elezione alla carica di Capo dello Stato Italiano. Dalle prime parole che Lei ha pronunciato abbiamo capito che è una persona che gira con la Costituzione in tasca ed è per questo che abbiamo deciso di scrivere anche a Lei, dopo che lo abbiamo fatto, restando inascoltati da Autorità locali e centrali, a tutti i livelli.

Noi siamo i sopravvissuti del mercato di Manfredonia, in provincia di Foggia, dove alcuni anni fa venne deciso di negare a centinaia di lavoratori ambulanti di lavorare nella giornata del mercoledì anticipando la giornata di mercato spostandola perennemente al martedì e lasciando un enorme buco lavorativo proprio il mercoledì con conseguenze economiche pesantissime ma anche morali e psicologiche altrettanto gravi e disumane.

Un’Amministrazione Comunale “sinistra”, in buona compagnia delle destre opposizioni, ha consentito una scelta tanto discutibile e penalizzante, al punto che quello che era forse addirittura in assoluto il miglior mercato dell’area, con un’attrattiva sociale e una carica umana inestimabile, è stato completamente trasformato in luogo di abusivismo commerciale e di degrado logistico e organizzativo, con dissenso anche da parte della popolazione residente e dei consumatori che si sono visti anche privare di un servizio di grande valore, specie in un momento di crisi economica. Più volte, Presidente Mattarella, ci siamo chiesti se vivessimo in uno stato di Diritto o in una dibattuta mascherata e purtroppo la riposta spesso è stata verso la seconda tesi. Quello di Manfredonia è stato un caso unico in Italia e le conseguenze le stiamo pagando noi ambulanti, anziani ma anche giovani e giovanissimi che con i risparmi dei propri genitori avevano investito nel mercato del mercoledì e se lo sono visti sopprimere dopo qualche mese con grande e disumana crudeltà. Quelli che sono rimasti a frequentare il mercato il martedì si sono poi visti anche cacciare come gli ebrei in una zona periferica simile ad un campo di concentramento dove c’è uno stadio costruito e mai utilizzato perché non si può mettere nemmeno la palla a terra. Non sappiamo quali benefici abbiano tratto e se li hanno tratti quei politici ed amministratori che hanno caldeggiato e sostenuto lo scempio umano, economico e sociale del cambio di giornata ma sicuramente crediamo che non siano affatto sereni, neanche loro. Noi ambulanti non siamo stati mai considerati né consultati neanche tramite le nostre Sigle sindacali per un parere e abbiamo dovuto accettare questa condanna feroce che ci sta portano alla depressione più buia. Ma noi siamo italiani? Nemmeno gli extra comunitari vengono trattati cosi. Cosa fare? La politica vera esiste ancora? Presidente dia una risposta a questa lettera perché ci sono persone che a 66 anni, con 52 anni di ambulantato, non hanno mai visto cose simili, con la privazione dei diritti acquisiti e in un momento di tale crisi. Ora anche in altri paesi stanno pensando di spostare la giornata e ci ritroveremo non più con sei mercati ma con soli tre. In Italia tutto è possibile ma noi cosa siamo i parassiti del commercio e lo scarto della società? Già siamo in cattive situazioni per la crisi economica e ci sono amici che non riescono a mettere il carburante per lavorare e lo pagano a fine giornata dopo aver lasciato i documenti al benzinaio che vengono ritirati al termine della giornata lavorativa.

Non abbiamo mai chiesto niente e tutti i comuni ci aumentano le tasse.

Ci sono ambulanti che dopo quanto accaduto se ne sono fatta una malattia, depressione, cali di peso e stati d’ansia gravi.

Dopo lo sciopero per due settimane a Manfredonia il Sindaco non ha voluto sapere ragioni; dopo aver interpellato i Sindaci dei nostri comuni di Andria, di Barletta, di Bisceglie ecc., abbiamo interpellato la Provincia. Solo promesse da parte di politici di scarso rilievo anche se occupanti prestigiosissime postazioni istituzionali.

Abbiamo scioperato a Bari alla Regione Puglia per due settimane ma solo promesse.

Il nostro Presidente Governatore Nichi Vendola è stato sordo, cieco e muto. Solo promesse. Un ricorso al Tar di Bari costato 12 mila euro e con una sentenza con la quale il giudice da ragione al comune di Manfredonia. Forse il ricorso è stato interpretato male? E la Regione Puglia che ci promise che se la sentenza fosse stata negativa avrebbe preso provvedimento al Consiglio di Stato contro il comune di Manfredonia che aveva violato la legge regionale, che fine ha fatto? Dopo aver preso i nostri voti sono scappati tutti via.

Il primo ricorso fu firmato da oltre 200 operatori mentre il secondo al Consiglio di Stato, non avendo più fiducia nelle Istituzioni, è stato firmato in appena quaranta.

Eppure la Repubblica Italiana è basata sul lavoro. Un giudice che ci condanna a non lavorare è concepibile? Sono tre anni che il mercato lo perdiamo perché ognuno ha una licenza predisposta per ogni mercato. Abbiamo scritto al Presidente Nichi Vendola per esprimere le nostre ragioni ma solo risposte senza senso; abbiamo scritto all’allora Presidente della Repubblica On. Giorgio Napolitano ma nessuna risposta; abbiamo scritto a Pierluigi Bersani perché era compito suo perché l’amministrazione è di sinistra PD. Abbiamo aspettato oltre due mesi e niente risposte, dopo aver scritto anche alla Presidente della Camera, del Senato, a Matteo Renzi, ecc. Ora ci rivolgiamo al nuovo Presidente della Repubblica Italiana per sapere cosa fare perché siamo convinti che ancora qualcosa di importante si possa fare, specie ora che siamo in campagna elettorale. Le votazioni sono imminenti e solo la nostra Provincia Bat vanta oltre 6.000 ambulanti e la delusione è tantissima perché tutti quei voti non sono mai valsi a nulla se non per portare al potere gente senza scrupoli e senza amor di collettività. Aspettiamo da Lei una risposta, quella che nessuno ci ha ancora dato, né Nichi Vendola, né il Presidente Napolitano, né tutti gli altri altri.

Scriviamo a Lei perché super partes quindi ci aspettiamo una risposta chiara ed un intervento deciso. In caso contrario veramente bruceremo le nostre tessere elettorali, consegneremo tutte queste nostre lettere senza risposta alla stampa e ai media nazionali e per il resto della nostra vita ci vergogneremo di essere cittadini italiani ma siamo certi che non arriveremo a tanto.

Grazie per la disponibilità e qualora voglia farlo, siamo disposti a venire a raccontare direttamente a Lei il nostro inferno umano vissuto in questi anni. Ci chiami e corriamo da Lei”.

COORDINAMENTO “I DISOCCUPATI DEL MERCOLEDI’”

Andria (BT)

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  • Hanno la priorità i nostri disoccupati di tutte le categorie manfredonia è piena di disoccupati ,e voi commercianti Andriesi non venite a parlarmi di depressione e calo di peso ecc. ecc. se volete lavorare ci sono altri paesi per andare a fare il mercato ma ciò non vi piace! per voi il mercato di Manfredonia era molto allettante e remunerativo!! e non credo che il mercoledi non lavorate, per un semplice motivo, OGNUNO di VOI E’ TITOLARE DI UN ATTIVITA’ A POSTO FISSO NELLA PROPRIA CITTA. Ma se avete proprio voglia di lavorare nessuno vi proibisce di venire il MARTEDI, posti ci sono. vi saluto cordialmente.

    mtteo 05/02/2015 9:27 Rispondi

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