Sabato 20 Aprile 2024

Apulia Film Commission, Godelli risponde nuovamente a G. Gatta

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L’Assessore Silvia Godelli, con riferimento all’ulteriore interrogazione del consigliere regionale Giandiego Gatta su Apulia Film Commission del 16 febbraio 2015, precisa, a chiarimento di quanto già comunicato:
– che le asserite “gravi irregolarità” rilevate dall’INPS e denunciate dal Consigliere non attengono né alla legittimità dei rapporti di lavoro posti in essere dalla Fondazione né alla loro gestione, non essendo peraltro questo il campo di indagine dell’Istituto previdenziale, il quale invece ha condotto la sua attività ispettiva sulla corretta attribuzione dei contributi sempre correttamente pagati da Apulia Film Commission; la diversa imputazione di Cassa e quindi le diverse modalità di calcolo hanno realizzato una differenza contributiva che ha condotto ad un esborso ulteriore pari alla “esorbitante” cifra di € 39.515,79, relativa alle differenze contributive per oltre 7 anni di attività della Fondazione (per comprendere meglio l’impatto della cifra, si pensi che la Fondazione versa annualmente all’Istituto previdenziale un quarto di milione di euro);

– che il “tortuoso” percorso con il quale si è giunti ai due bandi risponde in realtà ad una logica tipica di qualunque Amministrazione pubblica o alla stessa equiparata, laddove sulla base del modello organizzativo, della valutazione dei fabbisogni di personale, nonché delle risorse economiche disponibili, si decide con quali “priorità organizzative” procedere alla copertura di detti fabbisogni. In particolare, il CdA, nel pieno delle proprie facoltà, ha ritenuto di dover rafforzare la struttura in prima battuta con l’individuazione, mediante selezione, del Film Fund Manager – figura sulla quale si innesta una delle principali attività della Fondazione – nonché quella del Responsabile Cineporto Lecce, attesa la perdurante possibilità di utilizzo della relativa struttura, affidata alla Fondazione con contratto di comodato gratuito fino al 2022; tali priorità certamente non eliminano la necessità di ulteriori percorsi assunzionali, ma come al Consigliere sarà sicuramente noto, gli interventi nazionali di “spending review” e il legame al sostegno comunitario della Fondazione impediscono al momento di procedere oltre;

– che, da ultimo, l’art. 18 L.r. 15/2008, richiamato nella interrogazione, e che impone, per quanto qui attiene, che “Il link di apertura della sezione concorsi e avvisi di selezione deve essere inserito nella prima pagina dei siti internet e deve essere ben visibile e riconoscibile”, non impone obblighi ulteriori rispetto a quelli previsti dal successivo D.lgs. 33/2013, ai quali la Fondazione si è prontamente attenuta. La sezione “Amministrazione trasparente”, nella quale la Fondazione obbligatoriamente pubblica i propri avvisi di selezione, è infatti immediatamente visibile sulla homepage del sito della Fondazione e la sua riconoscibilità, per il solo fatto che qualunque sito di amministrazione pubblica o alla stessa equiparabile contiene una sezione con la medesima intitolazione, appare del tutto evidente.

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