Mercoledì 8 Maggio 2024

Elezioni regionali. Piemontese: "Il successo elettorale del PD spazza via ogni polemica e ci proietta nella sfida del governo"

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“Il Partito Democratico foggiano ha ottenuto una percentuale superiore alla media regionale e ha offerto il maggior contributo all’elezione di Michele Emiliano a presidente della Regione. Basta questo a definire il successo elettorale che spazza le polemiche pretestuose e le critiche da social network”. Ha esordito così il segretario provinciale del PD foggiano Raffaele Piemontese, neo eletto consigliere regionale, nella conferenza stampa convocata per commentare gli esiti della tornata elettorale “segnata anche dalla brillante vittoria a Manfredonia di Angelo Riccardi e del PD manfredoniano e dal risultato positivo a Cerignola di Tommaso Sgarro, che sosterremo con la forza necessaria a riconquistare il governo della città”.

Al suo fianco Paolo Campo, anche lui neo eletto consigliere regionale, i parlamentari Michele Bordo e Colomba Mongiello, l’eurodeputata Elena Gentile, la responsabile Organizzazione della Segreteria regionale Lia Azzarone, il segretario cittadino foggiano Mariano Rauseo e il candidato sindaco di Cerignola Tommaso Sgarro.

“Abbiamo dimostrato di essere vivi e vegeti, pronti ad accettare la sfida del governo – ha proseguito Piemontese – a cui siamo arrivati grazie alla fiducia dei cittadini e all’interesse suscitato dalle nostre idee e dai nostri programmi. Abbiamo vinto queste elezioni grazie anche alla nostra capacità di allargare l’area del consenso PD, a dispetto di quanto hanno sostenuto i tanti che hanno criticato la lista. I militanti e i dirigenti della nostra comunità politica sono stati fantastici e, se potessi, li ringrazierei personalmente uno ad uno, perché il loro impegno ci ha consentito di essere il partito più votato in Capitanata”.

“Il risultato elettorale ci consegna una grande responsabilità – ha aggiunto Paolo Campo – resa ancora più gravosa dall’astensionismo e dal voto unicamente di protesta. I cittadini si aspettano da noi scelte di governo chiare e capaci di consentire anche alla Puglia di agganciare il treno della ripresa. Per farlo dobbiamo mettere a frutto l’ottimo lavoro di chi ci ha preceduto; oltre a confidare di ottenere da Michele Emiliano una considerazione per la Capitanata proporzionale al grande consenso ottenuto”.

“La vittoria elettorale sgombera il campo dal tentativo di ‘o.p.a.’ che qualcuno voleva lanciare sul PD foggiano e ci aiuterà a sconfiggere il populismo, anche a Cerignola dove sosterremo compatti Tommaso Sgarro – afferma Elena Gentile – Il centrosinistra, con il PD in testa, ha lavorato bene in Regione, esprimendo una chiara ed evidente cultura politica affrontando temi delicati come la riorganizzazione del servizio sanitario o le politiche ambientali. Spero che il neo presidente comprenda che la Capitanata dovrà essere rappresentata nel governo pugliese da chi ha una storia politica tracciabile vissuta nel Partito Democratico”.

“Eleggere Paolo Campo e Raffaele Piemontese, che hanno rappresentato e rappresentano l’intera comunità del PD foggiano, è l’evidenza dell’autorevolezza della nostra dirigenza – ha sottolineato Colomba Mongiello – La stessa che spenderemo per riconquistare il consenso nelle comunità in cui abbiamo evidentemente smarrito il filo della relazione con i cittadini”.

“La vittoria in Puglia e in Campania, che segue quella in Calabria, ci offre l’opportunità e la forza necessarie a riportare all’attenzione del Governo e del Parlamento la strategicità della ‘questione meridionale‘ – ha concluso Michele Bordo – che dobbiamo risolvere utilizzando meglio e al meglio la programmazione europea e nazionale. Un tema che solo un partito a vocazione nazionale come il PD è in grado di porre e risolvere”.  

 

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Capitanata · News
  • Dopo aver ascoltato l’intervista del prof. Magno, alcune considerazioni:
    1) mai fidarsi di chi dice: “ti voto sicuro!”. Il più delle volte è un bluff (alle primarie, ed anche dopo, si è visto di tutto)
    2) d’ora innanzi non bisogna più ragionare di pancia, ma con la testa. Ecco perchè bisogna “leggere” i dati. C’è chi pianifica le votazioni (e coltiva i consensi) da un’elezione all’altra, in maniera scientifica: ecco perchè non bisogna fidarsi dell’umore della “gente”
    3) nelle elezioni comunali vale poco il voto di opinione (interessa ad una fetta limitata di elettorato) mentre vale molto il contatto personale con il “cliente” (l’espressione non è mia ma degli stessi politici)
    4) come conseguenza del punto precedente, la figura del candidato sindaco è condizione necessaria, ma non sufficiente per ottenere un risultato utile. Per vincere occorre avere il sostegno di una lista forte, con candidati consiglieri che “portano voti”
    5) come conseguenza del punto precedente, basta vedere alcuni dati: Riccardi ha ottenuto 3873 voti in meno della coalizione Manfredonia 2020 (-14,04%) ma nonostante questo ha vinto “alla prima botta”.
    6) Tutti gli altri candidati sindaco hanno ottenuto più voti rispetto alle liste che li sostenevano, ma non è stato sufficiente ad impensierire Riccardi. Nel suo caso, lei ha ottenuto ben 1728 voti in più della sua lista.
    7) il voto disgiunto c’è stato, anche in misura piuttosto consistente, ma la “forza” delle liste che appoggiavano Riccardi hanno “assorbito” la differenza.
    8) il bello viene ora perchè ci saranno i conti da pagare. Sarà compito di un’opposizione seria e soprattutto preparata rilevare ciò che non andrà, per il bene di Manfredonia.
    Buon lavoro (a tutti)!

    Filippo 02/06/2015 22:01 Rispondi

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