Giovedì 10 Ottobre 2024

Renzi il magna-te per il sud con i soldi pubblici (di P. Delle Noci)

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Renzi è in piena campagna elettorale. Le stucchevoli dichiarazioni sul rilancio del sud sono il presagio di una lunga campagna elettorale farcita di roboanti promesse per convincere i meridionali che lo sviluppo passa attraverso la demolizione della Carta Costituzionale. Per realizzare un progetto farcito di slogan ingannevoli per il paese reale si avvale del sostegno di lobby, pidduisti, seguaci del pregiudicato e dei bancarottieri che lo sostengono in parlamento. Renzi sa che le promesse, di soldi e di lavoro per il sud, sono la manna per la partitocrazia. Si fa leva sui bisogni per prendere voti dai poveri e foraggiare gruppi d’affari che garantiscono finanziamenti e monopolizzazione dell’informazione.

Non sono bastati i fiumi di miliardi della Cassa per il Mezzogiorno, dei Contratti d’Area e dei Patti Territoriali per far emergere un sud che continua a soffrire l’ancestrale problema della disoccupazione e del sottosviluppo a causa dell’assenza di infrastrutture idonee. La causa è da ricercarsi solo nella protervia di una classe politica arraffona, cinica, sciatta e incapace di governare. Il loro cinismo ha contribuito a devastare l’intero territorio meridionale che vanta enormi potenzialità e peculiarità rispetto al resto d’Italia.

Se è vero che ogni popolo ha il governo che si merita, la grande responsabilità è del popolo che, oltre a farsi imbrogliare ripetutamente con roboanti promesse, preferisce considerare la politica un atto di fede verso qualcuno o qualcosa di amorfo come i partiti che hanno smantellato le loro funzioni originarie. In un popolo conservatore, fedeista e avverso a ogni forma di cambiamento, attecchisce facilmente la politica delle promesse e dei condizionamenti.

Quotidianamente assistiamo al continuo rigurgito di informazioni farlocche sulla legge di stabilità. Si promettono riduzioni di tasse, soldi alle imprese e lavoro per giovani e meno giovani. Il canto delle sirene che serve a rafforzare il potere delle lobby, ad abrogare diritti e garanzie per i cittadini, a far lievitare il debito pubblico. Una operazione studiata a tavolino per rafforzare la dipendenza dell’Italia all’Europa delle lobby. Il meccanismo messo in atto per il caso Grecia.

L’informazione pilotata e asservita, per evitare il dibattito sui rischi reali della legge di stabilità scritta dalle lobby europee, spara notizie che possano attirare l’attenzione dei cittadini. La stessa tecnica che usano i borseggiatori nelle aree affollate e nei mezzi pubblici; provocano una spinta per distrarre il malcapitato al quale devono sfilare il portafogli. Oggi si sono inventati il tumore benigno di Papa Francesco; prontamente smentito dal vaticano.

In questo scenario, idilliaco per Renzi, agli italiani vengono nascosti molte informazioni. Gli italiani non sanno che un’altro pezzo della produzione italiana sta per essere trafugata. Ancora una volta sale in cattedra, il consigliere di Renzi, promotore dell’abolizione dei diritti dei lavoratori, che porta la produzione del Daily Iveco in Algeria.

Lo stabilimento in Algeria sarà pronto entro la fine del 2016, con un investimento di 2 milioni di euro e riuscirà a produrre fino a 1500 veicoli commerciali all’anno. Sempre in Algeria si produrranno anche i pezzi di ricambio.

I conservatori e i giovani, elettori di Renzi e dei suoi compari rottamatori, forse non sanno che il salario, per gli algerini, è di 12 mila dinari (circa 132 euro) per 40 ore di lavoro settimanale. Un dirigente pubblico algerino guadagna in media 32 mila dinari (circa 352 euro) mensili.

Così, mentre Renzi continua a suonare il piffero per incantare i creduloni, i suoi amici, compreso il suo ministro allo sviluppo economico, producono all’estero a bassi costi e vendono in Italia a costi elevati.

E’ questo il modo giusto per creare lavoro e ricchezza che possano ridurre il debito pubblico in Italia?

Io non sono un economista ma un padre di famiglia che ha cercato, nella vita, di razionalizzare le entrate con le uscite. Ho cercando di non spendere oltre le disponibilità e custodito gelosamente l’esiguo patrimonio famigliare. Non credo che svendendo il patrimonio pubblico, spendendo oltre le disponibilità e trasferendo le attività produttive, quindi posti di lavoro, in altri paesi si possa creare ricchezza.

 

Pino Delle Noci

Articolo presente in:
News
  • ….Ma gli’esosi stipendi che percepiscono Renzi e tutti i parlamentari non provengono forse da soldi pubblici? E poi hanno il coraggio di parlare di crisi.Che tristezza….

    Realman 22/10/2015 17:19 Rispondi
  • chi rottama il rottamatore?

    Pinuccio 22/10/2015 16:45 Rispondi
  • Pino purtroppo come a manfredonia cosi in italia, il popolo dorme, è buono solo a lamentarsi non a far valere i propri diritti, non sa rivendicare la propria dignità a un popolo di pecore si fa mangiare il fieno, mi dispiace per noi altri che tutto questo non lo meritiamo.

    antonella 22/10/2015 15:47 Rispondi
  • renzi è era un burattino che faceva i compiti e non diceva bugie e la fatina lo ha trasformato in bambino,ma non sa che se continua con le bugie potrebbe addirittura ritornar ed essere quel bel “tronco” di legno che geppetto ha sottratto a mastro ciliegia?

    partito della zappa 22/10/2015 14:12 Rispondi
  • Pino
    Ti sfugge un dettaglio Renzi è un rottamatore e da buon democristiano ipocrita sta rottamando la democrazia con l’aiuto delle lobby.
    Sta mantenendo fede agli impegni presi.

    Pasquale Bisceglia 22/10/2015 11:36 Rispondi
  • Bravo Pino, meticolosa e veritiera analisi…L’egoismo sotto le vesti di “politicanti di turno” ha devastato e disintegrato oltre al patrimonio materiale, quello umano, un vero e proprio massacro di gente allo sbando…Che schifo…Vergogna… Come Gesú ci disse nel suo testamento: Guai a chi causerá il male, o fará scandalo, é meglio per lui……..
    Gianluca La Tosa

    Gianluca La Tosa 22/10/2015 11:15 Rispondi
  • Grande Pino, la tua tesi hai centrato in pieno la vera realtà italiano. Chissà se i creduloni riusciranno ad aprire finalmente gli occhi.

    Pio 22/10/2015 11:12 Rispondi

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