Sabato 27 Aprile 2024

Il Saluto del Presidente Nazionale CIVILIS

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Siamo nati 25 anni fa, nell’aprile 1991; e in questi anni di vita ci siamo imposti, con le nostre tesi, con le nostre attività, con la nostra tenacia e con i nostri riconoscimenti, all’attenzione delle Istituzioni, del mondo dell’associazionismo, di numerosi e qualificatissimi operatori – pubblici e privati – nel settore della tutela ambientale e, cosa che più conta, della gente. In modo particolare dei giovani.

 E’ una verità solare e solida, il fatto che laddove arriviamo, laddove ci conoscono, laddove interveniamo, parliamo, discutiamo, ci confrontiamo, siamo presenti, facciamo sempre breccia. Convinciamo e coinvolgiamo.

 Credo di poter affermare, insomma e con assoluta tranquillità, che abbiamo fatto se non l’impossibile certamente molto di più di quello che agli inizi della nostra esperienza ci sembrava possibile; e comunque qualcosa di entusiasmante e quindi di incoraggiante, considerato anche che siamo partiti dal nulla e con nulla, che non ci siamo venduti a nessuno, che giorno dopo giorno siamo riusciti ad affermare la nostra presenza, a farla apprezzare, a costruire una impalcatura solida e, soprattutto, a condurre una politica ambientale per davvero calibrata sul principio dello “Sviluppo Sostenibile”, che condividiamo a pieno e senza riserve.

 Ricorderò, ancora, che l’impegno di ciascuno tra noi “nell’ ENTE CIVILIS” porta il nobile sigillo del puro e concreto volontariato, privi come siamo – per scelta – di apparati burocratici asfissianti o di personale retribuito, come pure di interessi di qualsivoglia natura che non siano quelli di dare con convinzione tutto ciò che possiamo al nostro “amico territorio” con il solo obiettivo di assicurare, anche attraverso la sua tutela e la sua valorizzazione, una vita migliore all’umanità.

 E’ così, è per questo, che più che una Confederazione, la nostra dovrebbe essere definita una Comunità: fatta di persone serie e ragionevoli, le quali ritengono che le indiscutibili necessità di protezione dell’Ambiente non debbano più confluire anzi, proprio al contrario, debbano coniugarsi con le altrettanto indiscutibili necessità di crescita e di sviluppo socio-economico dei Popoli e delle Comunità locali. Viene da qui la condanna, da parte nostra, di ogni estremismo; talvolta banale e banalizzante, spesso inconcludente e comunque  sempre dannoso. Da qui deriva anche la filosofia di fondo alla quale ci ispiriamo, che sintetizzo in poche parole, peraltro a molti già note: l’uomo al centro del pianeta Ambiente”.

 L’uomo informato e formato,  senz’altro,  sensibilizzato e responsabilizzato, ma sempre visto quale parte integrante e centrale, appunto, di una totalità che intanto esiste in quanto completa ed armonica”. Auguro a tutti buone feste.

                                                                                                                     gen. Giuseppe Marasco

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