Giovedì 25 Aprile 2024

Amici Beppe Grillo Meetup Gargano: "Chi si occupa delle emergenze sanitarie sul Gargano?"

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In alcuni comuni del Gargano non c’è il pronto soccorso e il maltempo è in arrivo. Come risolvere gli inevitabili ritardi che ci saranno?

Se il Gargano è in Italia vale anche per esso la Costituzione Italiana, quindi anche lo sperone d’Italia ha diritto alle cure: nell’art.32 Cost. il legislatore ha previsto che: La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività…”.

Nelle comunità primitive una persona che resta vittima di un malessere, una malattia o un incidente, riceve soccorso da più persone: è la cosiddetta catena della sopravvivenza: mantenere in vita l’infortunato è un interesse anche collettivo.

Se quindi la salute è un diritto dell’uomo da prima che diventasse storicamente un cittadino perché nel 2016 sul Gargano si rischia di decedere lungo il percorso per raggiungere il primo luogo di cura dotato di pronto soccorso? Che sia incidente, aggravamento di una malattia o malessere improvviso è secondario, sul Gargano, come recita un famoso proverbio africano “se stai male, comincia a correre”.

Quale tutela per migliaia di cittadini italiani del Gargano?

L’accesso alle cure di un garganico rispetto a quello di un cittadino di un centro urbano dotato di Pronto Soccorso costituiscono di fatto un status civile inferiore rispetto a chi gode di cure mediche immediate ed adeguate. Si evince, quindi, una ulteriore violazione della Costituzione: negli art.2 e 3 infatti si afferma il diritto alla salute come diritto soggettivo protetto contro ogni aggressione e suscettibile di tutela risarcitoria.

La causa di questo dualismo è da individuarsi nella D.R. del giugno 2011 (Riorganizzazione del servizio di emergenza). Chi governava allora alla Regione ha aggravato la condizione di vita del cittadino garganico, relegandolo a cittadino di serie B. E ciò è semplicemente vergognoso.

Questa realtà è uno Stato al contrario: coloro i quali già vivono in una condizione difficile di vita (disoccupazione, emarginazione, disinformazione, corruzione, distanza territoriale) e sono contemporaneamente residenti in montagna o relegati nelle periferie urbane meriterebbero una tutela superiore e più qualificata.

La rivoluzione culturale sociale e politica vera in sanità non è costituita dai vari piani di riordino e riorganizzazioni sanitarie “di moda” ma consisterà nel mettere davvero al centro delle pianificazioni sanitarie la periferia. A oggi il Gargano è tutta una periferia.

Quali risposte possiamo dare ai cittadini di Monte Sant’Angelo, Vieste, S. Marco in L., Vico del G. e altri che chiedono numi sull’assenza del Pronto Soccorso?

Il Gargano ha bisogno di un forte potenziamento della sanità territoriale.

Con la annunciata riduzione delle sedi adibite a pronto soccorso, la sanità pugliese sarà oltre che abusiva, come denunciato dai consiglieri regionali del M5S, ma anche incostituzionale, in quanto fondata sulla negazione del diritto alla salute.

MEETUP DEL GARGANO

GLI AMICI DI BEPPE GRILLO

Articolo presente in:
Capitanata · News

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