Domenica 28 Aprile 2024

Barone-Ritucci-Fiore (M5S): "Disavventure giudiziarie Riccardi, l'uomo ragno e le sette scimmiette"

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Nel nostro precedente comunicato sulla penosa vicenda giudiziaria che vede coinvolto il sindaco Angelo Riccardi, rinviato a giudizio per corruzione e peculato, avevamo rivolto alle forze politiche che sostengono l’odierno imputato un pacato invito alla riflessione sull’opportunità di continuare a lavorare con “un’anatra zoppa”.

Concludevamo, chiedendo ai sette partiti dell’attuale maggioranza a Palazzo San Domenico di non tacere. Non speravamo infatti, conoscendolo, in un “folle” gesto di difesa della propria onorabilità da parte del sindaco. Le dimissioni non appartengono al suo vocabolario politico: ne avemmo già prova quando, durante le primarie, furono alcuni dei suoi stessi compagni di partito a proporre, con forza, la questione morale dell’allora (solo) indagato Riccardi.

Le reazioni al rinvio a giudizio hanno, però, superato ogni nostra funesta aspettativa. Angelo Riccardi, meglio dell’eroe della Marvel Comics, si è prodotto in una arrampicata sugli specchi degna dei peggiori padri della Prima Repubblica. I partiti che lo sostengono si sono lanciati, addirittura, in santificazioni ed esternazioni di fiducia sconsiderate. Come le tre scimmiette, fanno finta di non vedere e sentire, tacendo sulle pesantissime implicazioni della decisione del GUP del Tribunale di Pescara di mandare a processo Riccardi e  D’Alba.

Il silenzio degli ex nemici è, evidentemente, dovuto alla “straordinaria” capacità dell’imputato di attrarre a sé tutti loro, coinvolgendoli nella gestione del potere e nelle conseguenti responsabilità. L’ordine è arrivato: tutti allineati e coperti! Vecchi consiglieri di opposizione, portatori di mozioni di sfiducia per questa storia, ora siedono amorevolmente al suo fianco.

Angelo Riccardi gioisce per il proscioglimento dal reato di falso, dichiarato dal GUP, e ne trae, inspiegabilmente, favorevoli auspici per il prosieguo del suo processo. Noi del Movimento 5 Stelle giungiamo a conclusioni esattamente opposte: perché lo stesso scrupoloso GUP ha ritenuto esistenti, invece, elementi convincenti a carico del sindaco tanto da rinviarlo a giudizio per corruzione e peculato ma, soprattutto, perché il suo coimputato prof. Nicola De Marco (docente di inglese alla Facolta’ di Scienze Manageriali dell’Universita’ G. d’Annunzio di Pescara) è stato condannato a 5 mesi e 10 giorni con il rito abbreviato.

Ricordiamo che l’imputazione in questione riguardava il superamento degli esami di lingua inglese del 26 giugno 2012, in realtà mai sostenuti o dall’insufficiente punteggio. Qualcuno avrà beneficiato di questi esami fantasma?

La corruzione consisterebbe nella presunta promessa del pagamento di €.50.000,00 in favore del prof. Panzone per agevolarlo  nel superamento degli esami di Matematica per l’Economia, Psicologia del Lavoro e Inglese I e II.

Il peculato si sarebbe verificato per l’essere andato a Pescara quattro volte con l’autovettura di servizio del Comune “usufruendo dell’autista, impiegato pubblico, e del carburante utilizzato per gli spostamenti.”

Il materiale probatorio è supportato da intercettazioni telefoniche, documenti e servizi di osservazione della polizia giudiziaria.

Come si possa sostenere che simili condotte siano estranee al mandato ricevuto è un mistero comprensibile solo al sindaco ed ai suoi incensatori.

Noi rappresentanti del Movimento 5 Stelle chiediamo, invece – nel caso non si fosse già capito nel primo comunicato, o strumentalmente ignorato –  in modo netto le sue dimissioni. Non può un sindaco che ha tali “vicissitudini” continuare a governare Manfredonia, città importante, che ha bisogno di assoluta legalità e trasparenza nella sua gestione.

Un passo indietro sarebbe il minimo dopo questo rinvio a giudizio gravissimo.

MOVIMENTO 5 STELLE

I Portavoce: Rosa Barone (Consigliere Regionale) Gianni Fiore e Massimiliano Ritucci (Consiglieri Comunali)

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Commenti

  • una disamina perfetta

    adriano 12/05/2016 17:15 Rispondi
  • Condivido l’opinione di “Orlando”.

    Che i pentastellati portino la questione in parlamento con interrogazione parlamentare al Min Orlando

    Anto 12/05/2016 14:31 Rispondi
  • Una vera opposizione è fatta di atti concreti aspettiamo un interrogazione parlamentare per il ministro Orlando sul caso Riccardi e le dimissioni non rassegnate anche dopo il rinvio a giudizio.

    orlando 12/05/2016 10:22 Rispondi

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