Sabato 27 Aprile 2024

Insieme per Manfredonia: su Energas un SI e un NO senza senso

0 0

In questi ultimi tempi sempre più numerose e insistenti sono state le richieste di nostri concittadini di fare chiarezza sulla questione Energas. Aderendo all’invito noi di “Insieme per Manfredonia”, nuovo soggetto politico formato da Cristiani uniti, La rosa per l’Italia, Autonomi intellettuali e La speranza, notifichiamo quanto segue:

La questione del deposito costiero di GPL della società Energas, data da anni, una ventina circa. Ma è esplosa in maniera alquanto impetuosa e virulenta da poco più di un anno. C’è da chiedersi perché?

I perché sono tanti e per lo più avvolti nel mistero scientemente custodito e manovrato a comando da chi ritiene di trarne profitto. Con tanti alti e bassi a seconda di come ha fatto comodo. Una vicenda lineare nella sua impostazione e nelle sue finalità, ma tortuosa nella sua gestione ed evoluzione. E che certamente non potrà essere risolta con un “si” o con un “no” del tutto inutili.

Perché dunque è venuta fuori con veemenza inaudita proprio in questi ultimi mesi mentre è stata tenuta nascosta per tanti anni? Cosa è cambiato durante questo tempo?

Quanti detengono oggi il potere tra le mani e possono quindi manovrare i fili delle questioni a proprio piacimento, sono gli stessi di cinque anni fa, dieci anni fa, venti anni fa.

Come mai dopo tanto silenzio si è voluto fare un gran baccano scaricando sui cittadini i panni che hanno sporcato?

Una ventina di anni fa, il progetto di un deposito di GPL aveva puntato i serbatoi ex Enichem ancora in piedi nell’area dell’ex stabilimento. L’azienda proponente si chiamava Isosar che venne convinta a lasciare l’area ex Enichem e comprare i terreni giacenti nell’aerea industriale DI46, in località Santo Spiriticchio ove è localizzato il deposito. Nessuno disse niente. L’azienda, nel frattempo trasformatasi in Energas, ha quindi iniziato a mettere mano al progetto esecutivo e a preoccuparsi di ottenere le prescritte autorizzazioni. Si è messa in contatto con le varie amministrazioni ministeriali, regionali, e quindi comunali.

Gli esiti sono ormai ben noti. Le autorità preposte hanno espresso, dopo accurate e minuziose analisi, parere favorevole. Anche il Comune di Manfredonia si espresse favorevolmente, tranne poi a ripensarci di recente. Perché?

La vicenda ha una impennata con le famigerate “primarie” del dicembre 2014 per designare il candidato sindaco del PD. I rappresentanti di Energas frequentavano già da qualche anno, il Municipio di Manfredonia per ragioni riguardanti il progetto GPL. Per motivi tutti da chiarire, il sindaco uscente e candidato alla riconferma Angelo Riccardi, tace sulla questione Energas. Stesso atteggiamento nella campagna elettorale amministrativa che, grazie anche all’apporto dei nostri voti, riportò Riccardi al municipio. Tra le prime iniziative che intraprende quella di invitare Energas a tenere una audizione nella sala consiliare, ma riservata ai consiglieri e gruppi politici della sola maggioranza, escludendo volutamente tutti gli altri gruppi di minoranza e associazioni collaterali. Perché sono stati tenuti fuori?

La società Energas si presentò al completo dal presidente, ai tecnici, ai funzionari, i quali relazionarono per due ore aspettandosi che si aprisse un confronto, si chiedessero delucidazioni. Ci furono tre interventi tra i quali quello dell’ex assessore Giandolfi il quale entrando nel merito, chiese l’apertura di un tavolo sul tema, con la partecipazione di esperti per un confronto tecnico-economico a largo raggio; chiese altresì che nel frattempo si sospendessero le procedure di approvazione del progetto.

La delegazione Energas fu subito licenziata non senza sconcerto di molti dei presenti. Una presa per i fondelli, dal momento che i presenti rimasti in aula votarono un documento già predisposto, in cui si dichiarava che “Energas non ci ha convinti”. Il sindaco Riccardi non si era accorto di nulla durante i suoi primi cinque anni di governo, o aveva tutt’altra convinzione? E come mai l’ha cambiata?

Di lì è iniziata tutta una serie di azioni contro Energas andatesi via via intensificando e inasprendo. A condurre la battaglia lo stesso sindaco Riccardi che non ha perso tempo per alzare i toni e coinvolgere i cittadini. Fino a mettere su un referendum che per la sua natura consultiva, non potrà avere alcun effetto sulla questione che rimane tutta aperta. declassando di fatto il consiglio comunale. Una iniziativa contestata anche da quelle fazioni non favorevoli al progetto. Perché non l’ha proposta anni prima quando poteva avere un senso? Perché ora e perché Riccardi insiste tanto su questa consultazione del tutto inutile? Cosa si nasconde dietro?

Per tutta una serie di motivazioni personali e amministrative, Riccardi ha probabilmente necessità di distogliere l’attenzione dei cittadini sui tanti problemi seri e vitali che stanno corrodendo la città, prime fra tutte le opportunità di lavoro che costringono nostri concittadini, ormai sono migliaia, ad abbandonare la città. Solo gli emigrati sono oltre quattro mila.

Una situazione di grande affanno lasciata in balia di sé stessa senza alcuna prospettiva. Pertanto:

  • Ci saremmo aspettati dal responsabile del governo cittadino che la questione GPL fosse stata affrontata con la dovuta calma e razionalità, verificando ogni aspetto che avrebbe consentito di arrivare ad una conclusione meditata, qualunque fosse stata. Oltre quindici anni di presenza amministrativa di cui gli ultimi sei anni da sindaco, avrebbero dovuto indurlo a comportamenti leali e coerenti. Ha invece preferito furbescamente mettere in subbuglio la città manovrando le leve del terrore e della paura;
  • Ci saremmo aspettati una riflessione serena e approfondita sull’economia del territorio che ha perso pezzi importanti per la poca o niente affatto attenzione dei preposti al governo della città, sulle possibilità di sviluppo reale che pure il territorio offre. Il turismo senza un sostrato di economia concreta rimane marginale.
  • Ci saremmo aspettati che si incalzasse Energas per conoscere oltre che i particolari tecnici-organizzativi del progetto, gli aspetti economici con particolare riferimento ai ritorni per Manfredonia in termini strutturali.

Problemi seri che una attenta, capace e sana amministrazione avrebbe dovuto responsabilmente tenerli come priorità dell’azione di una compagine politica-amministrativa che si annunciava di cambiamento e di sviluppo. La realtà attesta che non c’è né cambiamento né sviluppo. Il tutto ridotto a un “si” o a un “no” a prescindere.

INSIEME PER MANFREDONIA chiede pertanto al sindaco Riccardi di considerare le nostre richieste e di affrontare il problema in termini realistici e responsabili.

Per la segreteria di Insieme per Manfredonia

Nunzio Giandolfi

Articolo presente in:
News · Politica

Commenti

  • Signor Sindaco,Le si offre un occasione per dimostrare di essere un vero Manfredoniano…!Se sa,sfoghi pure!Meglio che tacere…La verita’,prima o poi,viene a galla.
    vincenzodott,x amore di Manfredonia.

    vincenzo 30/10/2016 16:15 Rispondi
  • ehhhhhhhhhhh!!!!!!!

    luigi 63 30/10/2016 14:08 Rispondi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

 
 
 
WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com