Venerdì 26 Aprile 2024

Il primo consiglio comunale del 2017 che rottama Equitalia

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Che l’Italia non se la passi bene è un dato di fatto; fortunatamente i dispositivi governativi stanno concedendo ai comuni margini di manovra per riscuotere i debiti accumulati dai furbetti (ma non solo) dello Stivale dal 2000 al 2016. Così, il decreto legge 193/2016 che parla della rottamazione delle cartelle di EquItalia può essere esteso ai comuni aderenti per agevolare tutti i debitori che hanno pregresso debiti. Ieri, infatti, l’approvazione di un regolamento che attuasse il dispositivo era all’ordine del giorno al primo Consiglio Comunale del 2017.

Il caso ha voluto che il Consiglio tutto fosse d’accordo sui contenuti (un po’ meno sulla forma); i contenuti parlano della rateizzazione in 5 rate dei sopracitati debiti che – stando al D.L. 193/2016 – sono sgravati delle sanzioni legali pur mantenendo gli interessi accessori. Significa che, ad esempio, se il debito di un creditore è pari a 20.000 euro di cui 6.000 di sanzioni, esso sarà dovuto saldare di 14.000 più vari interessi. Ciò dovrebbe fungere da incentivo a chi vuole mettersi in regola.

Questa rottamazione delle cartelle di EquItalia ha subito critiche in aula soprattutto da Magno, il quale sostiene che è il solito provvedimento che tende a fare sconti più ai ricchi che ai poveri. Duro l’assessore Rinaldi nella replica, visibilmente stanco delle “moine”. Fortuna ha voluto che il Presidente di Manfredonia Nuova e lo stesso assessore convergessero dopo in posizioni meno lontane e più amichevoli. Un intervento davvero interessante è stato quello di Fiore (M5S) che sottolineava la solita mancanza di dati utili alle valutazioni del gruppo che rappresenta. Non sapendo nomi e ammontare dei debiti dal 2000 al 2008 (metà, quindi, del lasso temporale a cui si riferiscono i provvedimenti) , nonostante richiesta di accesso agli atti, il consigliere ha ribadito l’impossibilità di votare un regolamento opportuno all’eventualità. Dopo questo ultimo “schiaffo” prima di capitolare nell’ennesima battaglia combattuta con i numeri in aula, la delibera passa grazie alla solida maggioranza. Ora i furbetti si facciano avanti, ci sono debiti da saldare per risanare le casse.

Antonio Raffaele La Forgia

Articolo presente in:
Politica

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